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Covid, nelle Rsa oltre 10mila test antigenici rapidi per ospiti e operatori

Lo screening interesserà anche le residenze sanitarie per disabili, le residenze assistenziali e le comunità familiari

Screening a tappeto per tutti gli ospiti e il personale delle Rsa. Lo avvierà a partire da lunedì (2 novembre) l’azienda Usl Toscana nord ovest come ulteriore misura per contrastare il contagio da Covid 19, che nelle residenze per anziani non autosufficienti del territorio ha colpito 359 dei 4623 ospiti e 158 dei 4815 operatori.

Lo screening non si limiterà alle Rsa, ma interesserà anche le residenze sanitarie per disabili, le residenze assistenziali e le comunità familiari per anziani autosufficienti. In totale saranno circa 10300 i tamponi antigenici rapidi che saranno utilizzati in questa prima campagna di monitoraggio, che l’azienda Usl è intenzionata a ripetere periodicamente, come prevedono le ordinanze della Regione Toscana.

“Abbiamo già dato indicazione a tutte e dieci le zone distretto, a cui nei giorni scorsi sono stati distribuiti i test rapidi in base al fabbisogno, di avviare lo screening – dice Laura Brizzi, direttrice dei servizi sociali dell’azienda Usl Toscana nord ovest- per registrare e tracciare i tamponi utilizzeremo un’app dedicata. E per permettere agli operatori di usarla faremo formazione a cascata: noi formiamo i nostri infermieri, i nostri infermieri formeranno gli infermieri delle Rsa”.

“In questo momento di emergenza stiamo cercando di mantenere altissima la sorveglianza sulle Rsa – aggiunge Brizzi – dove gli ospiti devono essere tutelati al massimo. Abbiamo riattivato in ogni Zona distretto un gruppo di supporto e verifica multispecialistico, dieci in tutto, ognuno coordinato da un assistente sociale e composti da un infermiere, un medico e un operatore qualità e sicurezza, che monitorano, aiutano e supportano le Rsa, nella gestione dei pazienti positivi. Siamo pronti a subentrare nella gestione qualora ce ne fosse bisogno, con nostro personale  che si occupa dell’assistenza sanitaria quotidiana degli ospiti, anche se in questo momento esistono oggettive difficoltà a reclutare nuovi infermieri ed Oss, perché sono figure molto richieste”.

“Altra azione posta in essere in questi giorni – conclude – è il potenziamento delle Usca per assistere tempestivamente, con esami mirati e terapie appropriate, gli anziani delle Rsa per evitare loro trasferimenti, o ricoveri, in ospedale. Infatti sono state avviate le procedure per reclutamento di personale medico dedicato alla Rsa come previsto dalle indicazioni del Governo che lavoreranno in stretta sinergia con i medici di medicina generale, primi garanti della salute degli ospiti in struttura”.

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