Borgo a Mozzano, rischio desertificazione commerciale. Sì, Cambia: “Un problema per turisti e residenti”
Il gruppo di opposizione: “Quanti negozi dovranno chiudere prima che sindaco e assessore realizzino che esiste un problema?”
“La desertificazione commerciale del centro storico di Borgo a Mozzano è ormai un inconfutabile dato di fatto”. Così esordisce il gruppo di opposizione Si, Cambia a Borgo a Mozzano.
“Infatti – precisano gli esponenti del gruppo – le saracinesche perennemente chiuse, purtroppo sono di gran lunga più numerose di quelle aperte. Se si esclude il blocco del Penny Market, i borghigiani da anni non hanno più un negozio di ortofrutta, una macelleria e, dalle ultime pessime notizie, dovranno rinunciare anche ad una storica bottega di generi alimentari con forno annesso. Un negozio in un piccolo centro non è solo il luogo dove acquistare la merce di cui abbiamo bisogno ma rappresenta un punto di riferimento e aggregazione per la collettività, in special modo per i soggetti più fragili come gli anziani che invece sono solo un numero nel caos dei centri commerciali, sempre che li possano raggiungere. La chiusura delle botteghe storiche, le così dette “luci spente” e le vetrine tappate non sono soltanto un problema dei commercianti che vedono inesorabilmente calare i loro affari, ma porta inevitabilmente ad un impoverimento del tessuto sociale e una minor attrattiva sia per i residenti che per i turisti. Sicuramente le cause sono molteplici, la concorrenza svantaggiosa con la grande distribuzione, la crescita dell’e-commerce che attira un numero crescente di consumatori per la sua offerta diversificata e facilmente accessibile ma, da parte dell’amministrazionem in questi anni non abbiamo visto mettere in atto una sola pratica al fine di arginare il fenomeno, come per esempio agevolazioni fiscali (la Tari invece aumenta ogni anno pur costringendo gli utenti a vere e proprie acrobazie per ottemperare al dovere della differenziazione) o interventi di promozione sull’acquisto in negozi locali attraverso fiere ed eventi ben organizzati che richiamino persone anche da fuori comune. Ma neppure un gesto semplice e di nessun costo come una telefonata per comprendere i problemi che ci sono dietro una chiusura e cercare con il negoziante il modo per risolverli”.
“Quali e quanti negozi – si chiede l’opposizione – dovrà ancora perdere Borgo a Mozzano prima che il sindaco e l’assessore al commercio realizzino che il centro storico sta diventando un deserto ed il problema è ormai parecchio grave?”.