Gemignani: “Sentiero del Giglio selvatico, si faccia chiarezza sui lavori”

17 gennaio 2024 | 11:09
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Gemignani: “Sentiero del Giglio selvatico, si faccia chiarezza sui lavori”

Il consigliere: “Con l’ambiente e coi soldi pubblici non si gioca”

Progetto di riqualificazione del sentiero del Giglio selvatico, dopo aver presentato una interpellanza ad hoc, il consigliere dell’Unione dei Comuni della Mediavalle Claudio Gemignani torna a chiedere lumi.

“Sollecitato anche da alcune associazioni del settore e locali, oltre che da singoli cittadini amanti dei nostri boschi e sentieri, nella mia qualità di consigliere all’Unione dei Comuni, ho fatto una interpellanza (datata 21 novembre 2023) a risposta scritta in merito al progetto in oggetto. Allego la risposta. Che ci lascia e mi lascia alquanto perplesso – afferma Gemignani -. Credo che il documento inviatomi sia lacunoso. Ci risulta infatti che i lavori siano stati ultimati negli ultimi giorni del 2023, così come le tabelle che sono state collocate nel mese di dicembre dopo la presente interpellanza. Una citazione ci lascia perplessi: ‘L’intervento ha consentito di valorizzazione le aree interessate dal percorso, portare turismo, far crescere l’economia circolare, migliorare la qualità di vita dei residenti e di evitare così lo spopolamento'”.

interrogazione gemignani

“Sinceramente non mi risulta che questo percorso abbia prodotto il miracolo sopradetto (come è possibile, dato che il tutto è stato terminato a fine 2023?). Per rendere fruibile tutto ciò ad un tipo di turismo adatto (si portino ad esempio altri due nostri cammini, San Bartolomeo e Santa Giulia), i percorsi tematici sono fondamentali. Soldi ne stanno trovando, lavori ne stanno facendo ma, salvo alcuni casi, non vengono pubblicizzati né finalizzati. Talvolta nemmeno completati (ce ne sono esempi anche nel nostro territorio comunale). Riguardo al cammino in oggetto, non c’è un sito, non è stato ancora indicato, non ci sono indicazioni di nessun tipo. Pochissimi, forse gli addetti ai lavori, conoscono questo cammino. Sappiamo che collega Barga a Ponte a Gaio (da verificare ulteriormente se sono stati effettivamente completati tutti i lavori), ma non capiamo come si collega il tratto che interessa Borgo a Mozzano e Pescaglia a questo cammino (scontato dire che i cammini hanno un inizio e una fine)”.

“A differenza di quanto accade invece su altri importanti percorsi – prosegue Gemignani -, qui mancano: i contatti con la popolazione, i luoghi di ristoro e capire come e dove farli, i punti di pernottamento, l’informazione alla popolazione sulla sua esistenza. Ad esempio, dove si possono ritirare le credenziali e timbrare il passaggio? Non basta pulire alcuni sentieri (tra l’altro vari tratti sono nuovamente sporchi). Infine, alcuni domande mi e ci sorgono spontanee: Per cosa nasce realmente tale progetto (per prendere fondi o cosa)? Chi curerà la manutenzione nei prossimi anni? Chi di dovere, sa come funziona un cammino? La sbandierata resilienza, deve aumentare grazie a questi lavori (se così, i dubbi sorgono spontanei)?”.

“L’augurio è che l’Unione dei Comuni, su questo lavoro, si dia una svegliata – attacca -. E sia più chiara possibile. Con l’ambiente e coi soldi pubblici non si gioca. Come su altre questioni, la mia vigilanza sarà alta”.