Maffei (Comitato Dossetti per la Costituzione): “I Comuni ricordino l’assalto dei fasci ai circoli cattolici di Borgo a Mozzano del ’22”

L'intervento: "Nell'attuale classe politica mancano collaborazione e confronto con gli altri che sono le basi, vecchie e nuove, di un vero leale senso civico”

Situazione politica, memoria e futuro. Sul tema interviene Daniele Maffei del Comitato Dossetti per la Costituzione.

“Da sempre – dice – gli eventi, gli uomini, con le loro passioni e loro mille sfumature, in politica con le ideologie, hanno creato problemi, contrasti, a volte violenti. Anche da noi, ieri ed oggi”.

Oggi Lucca vive una stagione di cinismo, di incoerenza e superficialità, voluta o subita, rispetto ai valori comuni dettati dalla nostra Costituzione repubblicana – commenta – E ciò dimostra un senso di sfiducia verso le istituzioni, in particolare di quelle pubbliche. Questo ha provocato in modo trasversale alle forze politiche in campo, il mettere in discussione anche da chi riveste alte responsabilità, locali e nazionali, i doveri fondanti della nostra civile convivenza. Oggi poi siamo stati posti in evidenza nazionale dai risultati delle elezioni del sindaco e alcuni fatti e riflessioni sono resi pubblici su di un quotidiano nazionale.  Molti sonorimasti stupiti per la lunga fila di classe dirigente, dei professionisti della politica, in corso o in pensione, locale e non, che hanno dimostrato una evidente incapacità di mantenere gli impegni presi con gli elettori che nel tempo sono stati sollecitati a dare loro consensi, per le scelte politiche fatte. E c’è chi vuole prendere ad esempio tale coalizione per altre sedi istituzionali. Oppure chi afferma che è l’ora di dire che la nostra Repubblica non è più antifascista. Ma anche la travagliata costruzione di patti tra politici con relativi baci “di Giuda”, che non mancano mai. Tali personaggi, con responsabilità pubblica, non sono esenti da critiche ma, nel rispetto delle idee che ognuno esprime, devono almeno riconoscere che con il loro atteggiamento evocano situazioni di intolleranza verso le varie istituzioni, che nel quadro dei tempi elettorali in corso, non fanno altro che creare disimpegno al voto. In loro c’è poca coerenza, credibilità, tolleranza e rispetto al vero senso di responsabilità, collaborazione e confronto con gli altri che sono le basi, vecchie e nuove, di un vero leale senso civico, che la nostra Costituzione ci indica”.

“In questo quadro mi pare sia giusto ricordare per chi è appassionato di storia e chi pensa ancora a strutture del passato, nel nostro paese quanto fecero 100 anni fa i fasci di Valdottavo e Piaggione ai circoli cattolici di Borgo a Mozzano il 31 ottobre 1922, di Domazzano l’1 novembre 1922 e del Piaggione il 6 novembre 1922: “Con armi in pugno, con minacce e violenze, presero le bandiere di rappresentanza ufficiale delle singole sedi” (dalla lettera del Vescovo di Lucca, reverendissimo Arturo Marchi, che ne chiedeva al Prefetto la veloce restituzione, in data 1 novembre 1922, vedi archivio del mondo cattolico lucchese). Le bandiere non furono restituite, ma insieme date alle fiamme con esultanza. Dobbiamo quindi pensare che l’incoerenza e gli obliqui fatti di oggi, legati a tali ricordi, non possono essere dimenticati, né dai vinti né dai vincitori di ogni tempo, pena forti disagi per la vita reale”.

“Nessuno può sentirsi legittimato a trascurarla, sapendo la difficoltà in corso – conclude Maffei – lo sbandamento culturale in atto, che porta a chiusure, incomprensioni, muri, per cui bisogna tutti, fare uno sforzo, oltre il personale, in particolare nelle istituzioni, per costruire comunità civili aperte, al posto delle comunità dell’odio e del rancore. Invito pertanto i sindaci interessati a realizzare un momento di ricordo per tali episodi”.

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