Pd, cinque nomi per le legislative. Per il Senato correrà ancora Andrea Marcucci

Nella rosa Patrizio Andreuccetti, Andrea Bonfanti, Serena Mammini e Roberta Menchetti. Scelte al vaglio del partito regionale e del segretario Letta

Pd, si stringe il cerchio delle candidature.

Si è riunita questo pomeriggio (29 luglio) la direzione territoriale lucchese del partito (a livello provinciale ne esistono una per Piana, Valle del Serchio e Piana e una per la Versilia) chiamata ad esprimere i primi nomi da porre al vaglio del partito a livello regionale e quindi del segretario Enrico Letta per poi sistemare a livello nazionale le candidature nei collegi uninominali maggioritari (assieme, al momento, ad Articolo Uno, Psi e Demos) sia in quelli plurinominali di Camera e Senato.

Dall’assise di questa sera è tramontato, almeno momentaneamente, il nome dell’ex sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini. La prima ‘cinquina’ di nomi, infatti, blinda praticamente il senatore uscente Andrea Marcucci, per una nuova candidatura per Palazzo Madama. Con lui i nomi emergenti sono tutti rispondenti a un preciso profilo: giovani ma di comprovata esperienza amministrativa. Ecco allora emergere i profili del segretario territoriale e sindaco di Borgo a Mozzano, Patrizio Andreuccetti, del sindaco di Pescaglia e consigliere provinciale Andrea Bonfanti, della vicesindaca di Porcari, Roberta Menchetti e dell’ex assessora all’urbanistica del Comune di Lucca, Serena Mammini, la donna più votata nella lista del Pd alle comunali. Tre esponenti della Valle del Serchio, due della Piana di Lucca, anche per garantire gli equilibri territoriali.

Da questa ‘squadra’, quindi, emergeranno alcuni dei candidati di uninominale e di plurinominale del Pd, fermo restando l’assai probabile conferma per un nuovo quinquennio dell’uomo del Colle, Andrea Marcucci.

Non sono esclusi, ovviamente, outsider e nomi diversi, anche pescando all’interno della società civile e degli altri partiti e movimenti alleati. Poi, specie per il listino ‘bloccato’ del proporzionale, ci sarà da tenere conto anche degli altri territori: Massa, Lucca, Pistoia e Prato per la Camera, l’intera Toscana per il Senato.

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