Sanità, Bezzini risponde a Landi: “Ho agito per garantire i servizi di guardie mediche”

L'assessore: “Difficoltà nel coprire il turnover”. Ma il portavoce dell'opposizione non è soddisfatto: “Auspichiamo un cambio di passo”

“Si è agito sulla difficoltà di reclutamento di medici disponibili all’assunzione degli incarichi provvisori, nelle more dell’individuazione dei medici titolari, assicurando loro indennità per mantenere gli stessi standard erogati ed assicurati alla popolazione prima del verificarsi della carenza assistenziale”. Così risponde l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini all’interrogazione del portavoce dell’opposizione Marco Landi (Lega) sulla carenza di guardie mediche turistiche e al rischio di chiusura dei reparti.

Nella risposta fornita a Landi, Bezzini evidenzia come “per la continuità assistenziale si applichi un limite di attività oraria pari a 24 ore settimanali con la possibilità di arrivare fino ad un massimo di 38 ore su base volontaria”; come ci sia “l’impegno ad individuare forme di svolgimento di tutoraggio al quale i medici in formazione sono assegnati per il tirocinio”.

In riferimento poi, alle carenze di medicina generale sul territorio si riportano i dati 2022 rilevati dalle aziende Asl dai quali risultano vacanti “114 incarichi nell’Asl nord ovest, 111 nell’Asl toscana centro, 86 nella Toscana sud est” mentre per “l’area di continuità assistenziale risultano vacanti 138 incarichi nell’Asl nord ovest, 161, nella Toscana centro e 67 nella Toscana sud-est”; per l’emergenza sanitaria territoriale rispettivamente sono vacanti 15, 12 e 10 incarichi. Infine, “si legge che “le carenze dell’assistenza primaria, distribuite  per zona sono 18 ad Empoli, 19 a Pistoia, 10 a Firenze, 16 a Firenze nord-ovest, 11 a Firenze sudest e 10 nel Mugello e ancora 38 a Massa, 33 a Lucca, 17 a Pisa, 26 a Livorno, 31 a Siena, 36 ad Arezzo e 19 a Grosseto”. I dati  già noti come ricorda l’assessore “confermano un elemento di criticità, la difficoltà nel coprire il turn over”.

L’assessore ha ribadito che la “Regione non si è risparmiata nell’arruolare il personale”, “è un dato che emerge da tutte le tabelle nazionali”, “abbiamo accresciuto la dotazione di professionisti nel sistema sanitario toscano rispetto al 2019, abbiamo un saldo positivo di oltre 4mila unità” “di questi oltre 4mila professionisti, circa 500 sono medici per far fronte ai fabbisogni ordinari del sistema e a quelli indotti dall’emergenza pandemica”. “Non neghiamo le difficoltà perché la pressione è tanta” e “nel settore emergenza urgenza c’è una difficoltà in più, non solo di carenza dei professionisti ma ci risulta che anche le borse messe a disposizione delle scuole di specializzazione non vengono utilizzate e quindi occorre capire come rendere questo settore più attrattivo in tutta Italia”.

“Al momento non sono soddisfatto – ha risposto Marco Landi – anche se vedo nella sanità toscana l’inizio di un lavoro ma auspichiamo un cambio di passo”. “Dovrò approfondire la risposta scritta perchè i dati richiesti erano sostanziosi e sostanziali soprattutto riguardo alla questione della carenza dei medici e in particolare, della guardia medica poiché ci sono realtà in cui c’è molta pressione”.

 

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