Cambiamo! Coreglia, raccolta firme contro il ‘ribaltone’

Doppio appuntamento a Ghivizzano e nella frazione capoluogo: "Il sindaco torni sulle proprie scelte"

Con una nota i rappresentanti di Cambiamo! Coreglia annunciano una raccolta firme tra la gente “contro la situazione politica – dicono – venutasi a creare dopo l’ingresso del capogruppo di minoranza in maggioranza con il ruolo di vicesindaco”.

“Riteniamo l’operazione veramente scorretta verso l’elettorato – ha dichiarato il comitato – Per questo, abbiamo deciso di scendere in piazza e di raccogliere la protesta di molti cittadini, indignati da questa operazione di palazzo. L’entrata in maggioranza del capogruppo di opposizione, significa molto più di ciò che si è voluto lasciar intendere. Il ruolo di opposizione nei consigli comunali, rimane uno dei più importanti compiti di controllo sull’operato della maggioranza. Non possiamo, e non vogliamo credere ad un gruppo di quattro persone elette in minoranza (Rialziamo la testa Insieme), formato da tre componenti all’opposizione, e uno al governo dell’ente con il ruolo vicesindaco. Una situazione di fantapolitica, che vede venir meno il mandato di vigilanza proprio affidato dai cittadini stessi”.

“Come sarà credibile il ruolo della minoranza – prosegue Cambiamo! che alle elezioni dell’anno scorso si era presentato da solo – se prenderà di fatto le direttive dal capogruppo in maggioranza? Per questo, e dopo l’entità del danno politico di immagine creato alla popolazione di Coreglia Antelminelli, Cambiamo! ha deciso di scendere in piazza. Invitiamo la popolazione a partecipare alle prime due nostre iniziative sulla raccolta firme, che si terranno martedì 24 al mercato di Ghivizzano dalle 8,30 alle 12,30 e sabato 28 a Coreglia davanti al Comune dalle 8,30 alle 12,30″.

“Questa iniziativa, che partirà dal gruppo di Cambiamo! Coreglia – concludono – vorremmo che si trasformasse in un’azione popolare per far tornare il sindaco sulle proprie scelte, e revocare questo assurdo incarico affidato. In conclusione, e con rammarico dobbiamo sottolineare che per queste iniziative, svolte come libertà di espressione e azione politica di volontariato tra la gente, ci hanno pure chiesto i soldi per il suolo pubblico. Giudicate voi”.

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