Forza Italia: “Frana Brennero, strada venga messa subito in totale sicurezza”

Gli esponenti azzurri: "Serve un atto di coraggio che blocchi la riapertura della strada fino alla definitiva sistemazione"

“La frana che oggi ha interessato la Statale del Brennero all’altezza del Ponte del Diavolo, ha evidenziato ancora una volta la pericolosità di questa importante strada”. A dirlo è Forza Italia sezione Mediavalle, con gli esponenti Gemignani, Lucchesi, Benedetti e Santini.

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“Paradossalmente dobbiamo ringraziare il fiume Serchio che i primi di dicembre – dicono – con la sua piena, ne fece franare una parte comportando la chiusura, altrimenti oggi saremo a parlare di disgrazia (annunciata). Ma per quanto tempo ancora, la sorte ci risparmierà un lutto? Una strada statale di grande importanza per la nostra zona, visto che collega Lucca con la montagna pistoiese, presenta in soli due chilometri gravi criticità“.

“E la stessa pericolosità si ha nel tratto poco più a valle – proseguono – dove il semaforo del cantiere ormai è diventato definitivo. Anche la rete termosaldata che avrebbe dovuto trattenere gli alberi ed i massi lato monte, oggi ha ceduto manifestando tutta la sua impotenza. È in momenti come questi che si vede la forza politica di un sindaco e i primi cittadini dei comuni attraversati dalla Statale 12 del Brennero, con quello di Borgo a Mozzano in testa, devono mettere a frutto le tanto decantate sinergie e pretendere che la strada venga messa in totale sicurezza, anziché accontentarsi di piccoli, ed a quanto dimostrato, non durevoli interventi di rattoppo”.

“Serve un atto forte di coraggio – concludono – che blocchi la riapertura della strada fino a quando non sia stato attuato un celere ma definitivo e risolutivo intervento da parte di Anas ed Autorità di Bacino, sia sull’alveo del fiume che sul lato monte”.

Sul tema interviene anche il senatore Massimo Mallegni: “È l’ora che si faccia un congruo investimento su questa via di comunicazione di grande importanza per la zona, che presenta da anni gravi criticità. Il fiume infatti a causa di un alveo sempre più alto e ingombrato da alberi, flagella costantemente e, in questo periodo di piena, anche violentemente la strada provocandone pericolosi cedimenti. Non a caso il tratto franato il 9 dicembre era più o meno il medesimo interessato dallo stesso fenomeno nel 2014. E la stessa pericolosità si ha nel tratto poco più a valle, dove il semaforo del cantiere è diventato ormai definitivo”.

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