Fdi: “Si autorizzino le battute di caccia perse durante il lockdown”

La richiesta dei consiglieri regionali di Fratelli d'Italia

“Autorizzare subito le battute di caccia perse durante il lockdown”. Lo chiedono i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, Vittorio Fantozzi, Diego Petrucci e Gabriele Veneri. “Come annunciato da Coldiretti – continuano i consiglieri – il numero di animali abbattuti rispetto allo scorso anno si è praticamente dimezzato in tutti gli Atc della Toscana, ciò determina un sovrannumero di ungulati che imperversano per le colture causando danni all’agricoltura e disagi agli automobilisti che spesso si vedono attraversare la strada da questi animali”.

“Da novembre scorso – spiegano Capecchi, Fantozzi, Petrucci e Veneri -, tramite un atto presentato in consiglio regionale, Fratelli d’Italia chiedeva di riaprire la caccia agli ungulati, a cui si sono aggiunte mozioni simili presentate anche da Lega e forze di maggioranza. Ne è conseguita un’ordinanza del governatore Giani che consente lo svolgimento della caccia “in quanto stato di necessità per conseguire lo sviluppo faunistico venatorio, per limitare danni alle colture nonché per limitare il potenziale pericolo per la pubblica incolumità” fino al 31 gennaio. Ma ciò non può bastare a tenere sotto controllo il numero degli ungulati che stanno continuando a creare danni alle attività agricole e non solo. La caccia rappresenta un’attività di pubblica utilità, poiché permette il controllo della popolazione degli animali selvatici, che hanno tempi di riproduzione e mobilità incompatibili con le attività umane”.

“Per questo è ora necessario autorizzare le battute di caccia di gruppo e recuperare, già a partire dal prossimo febbraio, le operazioni di abbattimento perse durante il periodo di lockdown”, concludono i consiglieri FdI.

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