Mallegni e Mazzetti (Fi): “Gli gli impianti sciistici devono riaprire il 18 gennaio”

Il senatore e la deputata azzurra: "Non è più possibile sacrificare questo settore"

Il 18 gennaio prossimo gli impianti sciistici devono riaprire, senza se e senza ma: non è più possibile sacrificare questo settore” così intervengono il senatore Massimo Mallegni e la deputata Erica Mazzetti, ieri (10 gennaio) in visita all’Abetone per offrire sostegno a tutti i lavoratori stremati da una stagione mai iniziata.

“Dieci miliardi di fatturato, un miliardo diretto e 9 di indotto, e duecento mila persone occupate: questo è quello che muove il sistema sciistico nazionale e ad oggi sono tutti chiusi – si legge nella nota -.  Siamo andati all’Abetone e la situazione che abbiamo trovato è stata veramente tragica, i ristori non arrivano e le prospettive di apertura ancora confuse per uno sport, lo sci, individuale, che potrebbe tranquillamente essere svolto in sicurezza e che rappresenta una vera e propria attività produttiva, che solo all’Abetone occupa mille persone”. I parlamentari di Forza Italia facendo riferimento “alla mancata attenzione del Governo nei confronti di un comparto che si trova oggi senza le necessarie garanzie per affrontare questo momento così difficile” e invitano esso a una “riflessione sugli indennizzi da erogare per mantenere in vita le stazioni sciistiche e le aziende che gestiscono gli impianti, oggi completamente al collasso”.

“Il Governo, che ora latita, deve immediatamente adoperarsi affinchè la riapertura degli impianti sciistici sia garantita, non è possibile continuare a sacrificare un settore così importante e ormai stremato – proseguono Malegni e Mazzetti -. La data della riapertura prevista per il 18 gennaio non è infatti ancora sicura, provocando nei lavoratori del settore indignazione verso una situazione ormai fuori controllo”.

“Noi ci siamo, ci mettiamo la faccia e ci batteremo affinchè la prossima settimana questi lavoratori possano iniziare la stagione – concludono il senatore e la deputata azzurra -. Faremo il possibile, come abbiamo sempre fatto, per salvare il salvabile e non abbandonare tutto questo comparto che sembra dimenticato da un Governo disattento ai reali bisogni”.

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