Non solo regionali: si vota per il referendum e per tre Comuni

A Viareggio possibile voto disgiunto. Ballottaggio se nessun candidato raggiunge il 50 per cento al primo turno

Non solo regionali per la tornata elettorale. Si vota, infatti, anche per il referendum, confermativo, per approvare o respingere la modifica alla Costituzione che riduce di oltre un terzo deputati e senatori in Parlamento. Si vota per approvare il taglio dei parlamentari e no per respingerlo.

Ma si vota pure per rinnovare i consigli comunali e i sindaci di alcune amministrazioni locali: in provincia di Lucca si vota a Coreglia Alteminelli, Sillano Giuncugnano e Viareggio.

Si voterà la domenica dalle 7 alle 23 e il lunedì dalle 7 alle 15, come per le regionali. Lo scrutinio sarà però martedì 22 settembre, il giorno successivo a quello di referendum e regionali.

Come si vota alle comunali

Nei Comuni con meno di 15mila abitanti (Coreglia e Sillano Giuncugnano) si vota con una sola scheda per eleggere sia il sindaco che i consiglieri comunali. Ciascun candidato alla carica di sindaco sarà affiancato dalla lista elettorale che lo appoggia, composta dai candidati alla carica di consigliere. Sulla scheda è già stampato il nome del candidato sindaco, con accanto a ciascun candidato il contrassegno della lista che lo appoggia. Il voto per il sindaco e quello per il consiglio sono uniti: votare per un candidato sindaco significa dare una preferenza alla lista che lo appoggia. Viene eletto sindaco, il candidato che ottiene il maggior numero di voti.

A Viareggio si vota sempre con una sola scheda, sulla quale saranno già riportati i nominativi dei candidati alla carica di sindaco e, a fianco di ciascuno, il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano.

Il cittadino può esprimere il proprio voto in tre modi diversi: tracciando un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando in tal modo la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato sindaco da quest’ultima appoggiato; tracciando un segno sul simbolo di una lista, eventualmente indicando anche la preferenza per uno dei candidati alla carica di consigliere appartenenti alla stessa lista, e tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato sindaco non collegato alla lista votata: così facendo si ottiene il cosiddetto voto disgiunto; tracciando un segno solo sul nome del sindaco, votando così solo per il candidato sindaco e non per la lista o le liste a quest’ultimo collegate.

Anche per le comunali vale il principio della preferenza di genere: in caso di doppia preferenza si deve trattare di un uomo e di una donna, pena annullamento della seconda preferenza.

È eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno). Qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare la seconda domenica successiva per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti (ballottaggio). Al secondo turno viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.

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