Forza Italia, Mallegni: “Con noi un pacchetto di incentivi per imprese e turismo”

E in materia urbanistica: "Poche regole chiare e poi totale libertà ai comuni"

Misure di incentivo alle attività produttive da tradurre in sviluppo economico, poche e chiare regole per dare libertà ai comuni in materia di urbanistica e una maggior attenzione al mondo della scuola. Sono questi gli interventi annunciati dal senatore di Forza Italia Massimo Mallegni ieri sera (8 settembre) a Firenze a margine di un incontro elettorale con alcuni esponenti del mondo dell’associazionismo.

“Per almeno un triennio introdurremo un bando regionale per finanziare al 50 per cento gli investimenti delle aziende piccole e anche grandi – ha spiegato Mallegni -. Così la Regione risparmierà sulla cassa integrazione in deroga di cui è totalmente titolare. E sono miliardi. Oggi Stato e Regione ogni mese spendono 12 miliardi tra cassa integrazione e disoccupazione, più ci sono il reddito di cittadinanza e il reddito di emergenza. Questo significa uccidere la dignità delle persone e non costruire una classe qualificata di lavoratori. E’ la logica sovietica, la filosofia comunista di cui oggi siamo pieni. E noi invertiremo la rotta. Proponiamo un pacchetto di misure incentivanti per le imprese, per il turismo, per il sistema di rifiuti dedicato al filato di Prato, a tutta la parte petrolifera, alle cave di marmo, alla cantieristica o al cartario lucchese. Tante misure di incentivo alle attività produttive che insieme si traducano in sviluppo economico. Questo Forza Italia vuol portare in dote alla nuova amministrazione regionale di centrodestra, perché noi queste cose le sappiamo fare, le conosciamo e le viviamo sulla nostra pelle”.

Il senatore ha poi attaccato la sinistra in materia di sviluppo e urbanistica. “Il modo della sinistra di dimostrarsi vicina ai poveri è crearne sempre di più – ha detto Mallegni -. La Regione ha un ruolo importante nel turismo, nella gestione dei mercati e fiere, nell’urbanistica, nel commercio, ma lo esercita per impantanare tutto in vincoli di controllo burocratico. Oggi siamo noi quelli vicini a chi è a disagio, e decliniamo lo sviluppo liberale economico e di mercato in funzione del risollevarsi della popolazione e di chi oggi si trova un passo indietro. In materia urbanistica negli anni la Regione ha ingessato tutto, arrivando a voler mettere le mani fin nell’ultimo dettaglio dell’ultima strada del borgo più piccino. Questa è la volontà di controllo della sinistra, figlia di una logica clientelare del consenso che da noi è lontana anni luce e che fa sì che in Toscana le pratiche abbiano una giacenza media sulle scrivanie di 175 giorni. Significa mesi senza poter muovere foglia. Noi siamo in un’ottica differente: poche regole chiare e poi totale libertà ai Comuni. Il territorio deve vedersi restituito il suo ruolo”.

E infine la scuola. “Mancano i docenti e la sinistra di governo regionale e nazionale coi grillini, incapaci di programmazione, che ha ideato? I contingenti covid. L’aliquota covid, finanziata Toscana con 100 milioni che devono servire ad assumere docenti che non ci sono con fondi legati all’emergenza – ha concluso Mallegni -. Ciò significa che finita l’emergenza questi docenti cessano l’attività con uno schiocco di dita. Vanno a casa centinaia e centinaia di insegnanti, migliaia di ragazzi restano senza docenza e saranno costretti a rimanere a casa con famiglie che non sapranno come fare. E’ la pensata di questi meravigliosi geni di cui fa parte l’assessore regionale Grieco che vive di luce riflessa del suo presidente e quindi dimostra la totale incapacità”.

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