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Matilde Gambogi si candida al fianco di Giorgio Daniele: “Coreglia ha bisogno di me”

22 agosto 2020 | 10:34
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Matilde Gambogi si candida al fianco di Giorgio Daniele: “Coreglia ha bisogno di me”

L’annuncio ad un mese dalle elezioni: “C’è bisogno di cambiare”

Coreglia ha bisogno di me, del mio impegno, della mia tenacia, della mia capacità di ‘problem solving’, ma soprattutto del mio amore per il paese e per tutto il suo territorio”. Sono queste le parole di Matilde Gambogi, che annuncia la sua candidatura a sostegno di Giorgio Daniele sindaco, nella lista civica Rialziamo la testa insieme.

“Sono convinta – esordisce Matilde Gambogi – che se volessi ricercare le motivazioni che mi hanno spinto oggi a far parte della lista civica ‘Rialziamo la testa insieme’ dovrei risalire a quei momenti che mi spinsero a capeggiare la protesta per la soppressione del Giornale di Coreglia, a raccogliere le firme per il recupero dell’affresco della Madonna di Porta a Piastri, a scrivere ripetutamente lettere al sindaco per accelerarne l’iter, a girare per il paese con un megafono per invitare i cittadini a partecipare in massa all’assemblea pubblica, convocata al teatro Bambi, che vergognosamente fu snobbata dal sindaco e dai suoi, a percorrere in lungo e largo le vie del paese per distribuire il numero 0 del Giornale di Coreglia, ad affiggere locandine di eventi e a curarne la realizzazione”.

“Oggi mi ritrovo nella lista di Giorgio Daniele che ha vissuto con me queste battaglie – prosegue la candidata -, sostenendomi e rincuorandomi nei momenti di maggior scoraggiamento e se dovessi chiedermi perché ho accettato, anche se dopo qualche comprensibile titubanza, l’invito a far parte della sua lista dovrei rispondere: perché Coreglia ha bisogno di me, del mio impegno, della mia tenacia, della mia capacità di ‘problem solving’, ma soprattutto del mio amore per il paese e per tutto il suo territorio. Io so fare questo, so impegnarmi senza risparmiarmi, so sognare ed immaginare progetti per Coreglia e per i suoi abitanti, che mai come in questo momento hanno bisogno di cambiare. La politica resta al di fuori del mio agire e del mio operato”.

“Per concludere mi piace riportare ciò che anni fa ebbi a dire in un mio scritto: ho voluto parlare dell’amore che legava mio padre e mia zia a Coreglia per convincere coloro che non vogliono capire come un paese e la sua gente possano conquistare anche persone che non sono native del luogo e che quindi non c’è niente di strano che questo meraviglioso senso di appartenenza ci faccia sentire a casa quando torniamo in questo paese, che per me è e sarà sempre la mia amata Coreglia“.