Orgoglio Comune: “Ancora lunghe code all’isola ecologica” foto

L'opposizione segnala alcune problematiche e propone di "rivedere le tariffe 2020 con Sistema Ambiente"

Tari e problemi legati all’isola ecologica: il gruppo di opposizione di Borgo a Mozzano, Orgoglio Comune, lancia alcune proposte.

“Nel corso dell’ultimo consiglio comunale di Borgo a Mozzano – esordisce l’opposizione -, che si è tenuto martedì (12 maggio) è stato affrontato tra gli ordini del giorno, anche la questione dell’imposta Tari ed è stato condiviso, ovviamente da maggioranza e minoranza, lo spostamento della sua prima rata (cosa che abbiamo proposto peraltro con una mozione presentata i primi di marzo). Un provvedimento giusto ma, secondo l’opposizione, serve fare ancora di più“.

“Il gruppo di minoranza ha infatti chiesto e già da un po’ di tempo, all’amministrazione, di farsi avanti con Sistema Ambiente (società a capitale prevalentemente pubblico e di cui il nostro comune è socio) per rivedere le tariffe previste per il 2020 perché non basta solo rinviare il pagamento delle rate della Tari. Molte attività non hanno prodotto rifiuti a causa della loro chiusura e ne produrranno molti di meno sicuramente per tutto il resto dell’anno, viste le restrizioni imposte causa emergenza sanitaria. Questo si trasformerà in un risparmio, che potrebbe aumentare, effettuando una revisione della periodicità di ritiro dei rifiuti. È giusto che a questo corrisponda un’equivalente diminuzione delle bollette delle attività e non che finisca nelle tasche della società che gestisce i rifiuti!”.

“Avevamo proposto – prosegue il gruppo – di tornare a consegnare i sacchetti a casa (magari al momento del ritiro della spazzatura) ma la procedura individuata continua a essere quella di andarli a prendere all’isola ecologica, crediamo però che non si sia considerato che le procedure di sicurezza sanitaria e la necessità di smaltire l’arretrato hanno aumentato significativamente i tempi di attesa per la accesso alla stazione ecologica. Anche questa mattina alle 8,30 erano più di venti i mezzi in fila lungo la provinciale. Ovvio che alcune domande vengano più spontanee: quanti sono i nuclei familiari del comune? Si è pensato a cosa succederebbe se le persone decidessero di andare alla stazione ecologica anche a prendere i sacchetti? Mantenendo questa tipologia di ritiro dei sacchetti sarebbe impossibile evitare assembramenti e spostamenti inutili”.

“Per finire – concludono – , ci viene segnalata la problematica dell’orario di chiusura della stazione stessa: perché all’orario di chiusura, l’ente indifferentemente dalle persone che devono conferire l’immondizia e che per diverso tempo hanno atteso in fila, chiude e i cittadini sono costretti a dover ritornare a casa senza aver avuto il servizio…un servizio che ovviamente paghiamo ‘profumatamente’. Aveva ragione il famoso attore Antonio Griffo, in arte Totò: ‘e io pago’ o meglio ‘noi paghiamo’!!”.

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