Regionali: Bonfanti, Mariani e Amadei a sostegno della candidatura di Remaschi

Sei primi cittadini per l'assessore uscente: "Servono candidati forti e un partito compatto"

Sono sei i sindaci che sostengono la candidatura di Marco Remaschi come consigliere regionale. Dopo la presentazione all’Hotel Guinigi di venerdì scorso a intervenire sono Alessandro Tambellini, Sara D’Ambrosio, Andrea Bonfanti, Raffaella Mariani, Valerio Amadei ed Elisa Anelli.

“Lo scenario politico, in Toscana e in Italia – dicono i primi cittadini di Lucca, Altopascio, Pescaglia, San Romano, Coreglia e Villa basilica – è mutato rispetto alle passate elezioni regionali, quelle del 2015. Per questo motivo presentarsi con candidati forti e con un partito compatto e ambizioso appare come la strada migliore per tutti coloro che vogliono che la Toscana prosegua con un governo di centrosinistra e che la provincia di Lucca sia altamente rappresentata”.

“Marco Remaschi – dicono –  si è messo a disposizione del Partito democratico. Non ha detto “io mi candido”, ma correttamente e democraticamente ha annunciato di volersi mettere a disposizione, per costruire una lista che sia la più forte e la più rappresentativa possibile e per garantire al nostro territorio ancora molte opportunità”.
Il Pd dovrà comporre e presentare agli elettori una lista di candidati che siano espressione dei territori della parità di genere e delle differenti sensibilità presenti nel partito che sono una ricchezza e non un male”.

“Ad oggi non ci sono candidati scelti e candidati da tenere fuori dalla porta – prosegue la not a- come qualcuno invece vorrebbe farci credere: ad oggi ci sono persone che hanno dato la loro disponibilità e che dovranno confrontarsi con le direzioni territoriali e regionale del partito. Evitiamo quindi polemiche, diktat, pagelle e riferiamoci esclusivamente all’interesse del nostro territorio per il quale sarebbe opportuno celermente individuare tutti i componenti della lista all’interno della quale gli elettori liberamente e democraticamente avranno l’opportunità di indicare chi credono li rappresenterà in modo più efficace”.

“Non è questo l’interesse primario? – concludono – Non sono queste le motivazioni che ci hanno fatto indicare già da alcuni mesi la candidatura a presidente di Eugenio Giani? Al senatore Marcucci che legittimamente ha segnalato la sua preferenza ricordiamo che le regole come le deroghe saranno valutate da arbitri imparziali e a quelle regole dovremo attenerci tutti senza polemiche né tifoserie”.

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