Centrosinistra verso le regionali, si infiamma il dibattito dopo il voto in Provincia

Situazione infuocata per la mancata elezione a Palazzo Ducale di due esponenti Pd. L'ombra dello scontro Marcucci-Remaschi

Centrosinistra, navigazione a vista verso le regionali. Ma non è tutto limpido come sembra per la corsa alla successione di Enrico Rossi alla guida della Toscana.

Di ieri l’adesione di alcune sigle e associazioni del centrosinistra toscano, in primis Pd e Italia Viva, alla candidatura di Eugenio Giani, ma c’è chi, fino all’ultimo, tenterà di trovare una soluzione diversa, magari in grado di allargare la coalizione a sinistra (dove per ora si profila una candidatura-bis di Fattori) o, perché no, al Movimento Cinque Stelle.

Di certo la situazione è sempre magmatica, sia all’interno del Partito Democratico sia in Italia Viva. A dimostrarlo anche l’esito delle elezioni provinciali della scorsa settimana. Lo scarso interesse verso una consultazione di secondo livello non ha tenuto abbastanza alti i riflettori su quanto successo nella lista che appoggiava il candidato presidente, Luca Menesini.

I consiglieri provinciali eletti, infatti, hanno visto una netta prevalenza ‘politica’ della Valle del Serchio rispetto a Lucca e Piana. A Lucca, infatti, non è stato eletto il consigliere Pd, Leonardo Dinelli, a cui sarebbero mancati alcuni voti proprio dei consiglieri Pd di Palazzo Santini. Nella Piana, invece, non è stata confermata l’assessore in carica della giunta di Porcari, Roberta Menchetti, cui non sarebbero arrivati invece alcuni voti dalla maggioranza a Capannori.

Sottotraccia la ‘sfida’ tutta intestina fra due anime del Pd della provincia di Lucca, quella più vicina al senatore Andrea Marcucci e quella legata all’assessore regionale Marco Remaschi, dopo lo strappo di quest’ultimo a favore dell’area zingarettiana.
Tutte situazioni che sicuramente peseranno anche in vista della scelta dei nomi dei candidati consiglieri regionali per la provincia di Lucca e, forse, anche nell’esito del voto.

Resta, poi, l’incognita delle liste civiche di centrosinistra, in particolare quelle viareggine che, escluse dalle candidature alle provinciali, potrebbero aver orientato i propri voti ‘pesanti’ verso qualche consigliere di centrodestra di area non leghista.

Tutte dinamiche, quelle in atto, che per le regionali 2020 avranno un loro peso. Entro gennaio, con tutta probabilità, i nodi dovranno essere sciolti, sia per organizzare al meglio la campagna elettorale, sia per sistemare le partite per la corsa alle amministrative.

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