Coreglia, il museo della figurina di gesso sempre più accessibile

Nuovi servizi e una guida virtuale alla scoperta del Lera

Un montascale, un servoscala e dieci apparecchi per le audioguide in italiano, inglese e francese, oltre ad un’applicazione che consente di vivere gli spazi espositivi attraverso una visita virtuale: così, grazie al progetto Racine, il Museo della figurina di gesso e dell’emigrazione Lera è diventato accessibile.

Piccoli, grandi passi in avanti per un’inclusione che si realizza, soprattutto, attraverso la cultura e la bellezza. I risultati del percorso Racine, coordinato da Anci Toscana all’interno del programma Interreg marittimo Italia-Francia, sono stati presentati sabato scorso (26 marzo) durante un incontro al quale hanno partecipato, oltre alla consigliera con delega al Museo Matilde Gambogi, anche Alessandro Lanzetta di Anci Toscana, Attilio Tori, Regione Toscana, e Paolo Benedetti, dirigente del settore cultura per la Provincia di Lucca. È intervenuta anche Cristina Davini, membro dell’ufficio Seav Servizio Europa di area vasta della Provincia di Lucca.

“Dobbiamo continuare a investire nei piccoli luoghi della cultura – commenta il sindaco Marco Remaschi -. Il nostro Museo rappresenta un patrimonio enorme, dal punto di vista culturale, storico e sociologico: una vera e propria raccolta di vite, racconti e saperi, unica nel suo genere. Grazie al progetto Racine il nostro piccolo Museo ha assunto i connotati di una struttura nazionale, se non addirittura internazionale, riuscendo a superare le barriere – architettoniche e non solo – che limitavano gli accessi al pubblico più ampio. Adesso, non resta che andare a visitarlo, ammirare la tradizione tipica di Coreglia e scoprire tutte le storie conservate al suo interno”.

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