Biblioteca di Borgo, la cooperativa: “Seguite sempre tutte le regole dell’appalto”

Macchine Celibi replica al rappresentante Cgil: "Abbiamo regolarizzato la situazione"

Biblioteca di Borgo a Mozzano, la cooperativa Le Macchine Celibi respinge le accuse della Cgil, che tramite un rappresentante locale, aveva sostenuto che la cooperativa “non rispetta le regole” nell’appalto della biblioteca di Borgo a Mozzano.

Biblioteca di Borgo a Mozzano, Filcams Cgil: “L’azienda affidataria non rispetta le regole”

“Casomai – sostiene la stessa cooperativa – è vero l’esatto contrario. Ricapitoliamo i fatti. La cooperativa Le Macchine Celibi, che gestisce oltre 100 biblioteche in 10 regioni italiane, vince sul progetto la gara del servizio di Biblioteca, indetta dal Comune. Ma il Comune assegna il servizio ad altra ditta, in virtù del prezzo più basso. Inutilmente la cooperativa Le Macchine Celibi scrive al Comune, chiedendo di escludere la ditta. Infatti questa non ha i requisiti per partecipare alla gara, e per di più applica un contratto collettivo nazionale di lavoro, non sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil, un contratto spurio – sostiene ancora la cooperativa -, di quelli che, secondo precise indicazioni del Codice degli Appalti, non si possono utilizzare in un appalto pubblico. Il Comune va avanti, salvo ad essere smentito da ben due sentenze del Tribunale amministrativo regionale, che danno ragione a Le Macchine Celibi e condannano il comune al pagamento di 4000 euro dì spese legali”.

“Le due bibliotecarie, che lavoravano prima nella biblioteca – va avanti la nota -, sono state regolarmente assunte da Le Macchine Celibi finalmente con un contratto di lavoro vero, di quelli firmati da Cgil, Cisl e Uil, che vanno usati negli appalti, con le qualifiche giuste, che riconoscono la loro professione di bibliotecarie. Questa è la qualifica del loro contratto attuale con Le Macchine Celibi. Come erano inquadrate prima? Al sesto livello del ‘contratto Conflavoro’, che prevede mansioni come addetti allo sfalcio dell’erba, operaio delle pulizie e di magazzino. Stranamente però la Cgil locale, che ora lancia pubblici strali contro la cooperativa Le Macchine Celibi, una cooperativa seria che difende la legalità e le regole, che usa contratti veri e che inquadra in modo corretto i lavoratori, non aveva alzato barricate o pubblici attacchi contro quell’ inquadramento davvero inaccettabile, contrario alle regole del Codice degli appalti”.

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