Bagni di Lucca, si lavora al nuovo bando per le piscine: l’affidamento avrà una durata di almeno 5 anni

Tariffe, lavori di manutenzione e misure di sicurezza: ecco gli indirizzi per affidare la nuova gestione

Bagni di Lucca a lavoro per il futuro. L’amministrazione comunale, infatti, ha dettato le linee guida per l’affidamento delle piscine di Villa Ada. Un tema molto sentito dalla cittadinanza, oggetto di proteste e polemiche nel corso degli anni, compresa l’ultima estate.

Piscine di Bagni di Lucca, c’è il nuovo gestore: l’impianto riapre a luglio

All’impianto natatorio sono stati effettuati importanti lavori (in parte ancora in corso) di adeguamento, riqualificazione e di dotazione di una copertura che renderà fruibile la piscina anche nel periodo invernale.

Lavori piscine coperte di Villa Ada Bagni di Lucca

Dopo i bandi per l’affidamento della piscina per il solo periodo estivo, quest’anno si punta a cambiare passo, anche in virtù dei lavori alla parte coperta: il nuovo bando, infatti, prevede l’affidamento della gestione per un periodo almeno di 5 anni, eventualmente prorogabile.

Gli indirizzi per il nuovo bando

La giunta Michelini ha incaricato l’ufficio tecnico di procedere all’affidamento dell’impianto natatorio di Villa Ada in base ai seguenti criteri: il nuovo avviso pubblico sarà rivolto ad associazioni sportive con strutture, personale e certificazioni in grado di assicurare la sicurezza degli utenti che fruiranno della piscina comunale, finalizzato all’affidamento dell’impianto natatorio di Villa Ada, che preveda tra i vari requisiti anche la presentazione di una proposta di gestione del servizio e un piano finanziario contenente la specificazione dei costi del servizio che intendono realizzare e della relativa gestione.

L’affidamento della gestione per un periodo almeno di 5 anni, eventualmente rinnovabile alle medesime condizioni per un periodo massimo di ulteriori 5 anni.

Nel bando pubblico per l’affidamento dell’impianto, dovranno essere inserite clausole e vincoli che impongano in capo al gestore precisi obblighi di manutenzione dell’impianto, di cura e decoro degli ambienti, privilegiando, l’aspetto aggregativo, sociale, di cura dell’ambiente, e non quello del profitto e della redditività del cespite. Nel bando dovranno essere inseriti elementi di valutazione che tengano conto dell’esperienza nel settore, delle tariffe praticate e dei prezzi d’accesso, dell’affidabilità economica, dell’assenza di posizioni debitorie nei confronti dell’ente affidatario, della qualificazione professionale degli istruttori e allenatori utilizzati, della compatibilità dell’attività sportiva esercitata con quella praticabile nell’impianto e dell’eventuale organizzazione di attività a favore dei giovani, dei diversamente abili e degli anziani. La gestione dovrà garantire, con azioni di promozione ed incentivazione, la massima partecipazione della popolazione alla pratica sportiva con particolare riguardo alle fasce più deboli quali anziani, disabili, giovani e bambini.

L’affidatario dovrà rispettare le tariffe d’uso degli impianti in misura uguale od inferiore a quelle approvate con deliberazione della giunta comunale (con possibilità di introdurne altre): tariffa di ingresso giornaliera maggiorenni 9 euro, tariffa di ingresso giornaliera minorenni 7 euro, abbonamento 10 ingressi maggiorenni 80 euro, abbonamento 10 ingressi minorenni 60 euro.

Gli oneri di gestione corrente, nonché dei costi relativi alla manutenzione ordinaria e alla utenze, che dovranno essere volturate a nome del gestore. La cura e manutenzione delle aree verdi e del solarium, nonché la conduzione e la gestione di tutti gli impianti tecnologici, ottenimento/rinnovo certificato prevenzione incendi, verifiche di messa a terra, dovranno essere a carico del gestore. Il gestore dovrà rendere conto annualmente della propria gestione sia in termini tecnici che economici. Sarà a carico del gestore la fornitura ed allestimento di arredi e accessori.

Sarà sempre a carico del gestore, infine, l’adozione di tutte le misure di sicurezza per ridurre il rischio di contagio da coronavirus, fissate dalle disposizioni di legge nazionali, regionali e dalle linee guida della Federazione italiana nuoto per la riapertura di piscine.

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