Dal progetto ‘Triplo’ proposte di intervento per ridurre l’inquinamento acustico

Menesini: “Sì allo sviluppo, ma con massima attenzione alla sostenibilità ambientale”

I risultati del progetto europeo Triplo (Trasporti e collegamenti innovativi tra porti e piattaforme logistiche) di cui è capofila la Provincia di Lucca, affiancata da altri soggetti partner, potranno essere utilizzati dalla Regione Toscana quale riferimento essenziale per progetti di intervento sulla riduzione dell’inquinamento acustico e di mitigazione ambientale.

Il piano strategico – almeno questo è l’auspicio degli amministratori e dei soggetti partner – rappresenta un valido strumento in un periodo in cui tutte le Regioni stanno riprogrammando interventi e progetti grazie ai nuovi fondi per le politiche regionali e, in particolare, al Recovery Fund varato dall’Unione Europea.

Con la presentazione del Piano strategico congiunto, tenutasi in streaming in questi giorni durante l’appuntamento finale coordinato da Confindustria centro nord Sardegna, si è concluso il progetto Triplo, avviato nel marzo del 2018 e dedicato all’inquinamento acustico nei porti e nei retroporti nell’Area vasta Toscana (Lucca, Pisa e Livorno), nella Sardegna del nord (Porto Torres e Sassari) e nel porto di Tolone e Seyne sur Mer (Dipartimento del Var – Francia).

Un fenomeno quello dell’inquinamento acustico che rappresenta uno dei problemi ambientali che toccano maggiormente la salute e la qualità dei cittadini europei (si stima che abbia un impatto su almeno 30 milioni di abitanti) ma ancora troppo spesso sottovalutato.

L’indagine, con le interviste curate dalla società Simurg ricerche di Livorno, è stata svolta in parte sul campo, prima dell’emergenza covid-19, e successivamente on line con la collaborazione di due scuole superiori lucchesi: l’Itis Fermi e l’Isi Pertini. Differenti, anche se con alcuni punti in comune, le criticità riscontrate nei tre ambiti delle aree pilota e le relative strategie e soluzioni. Le analisi di acustica, attraverso il monitoraggio con reti di sensori low cost, affiancate da indagini di linguistica, mediante questionari sottoposti alla cittadinanza, hanno evidenziato impatti negativi sulla popolazione anche per livelli di emissioni sonore al di sotto dei limiti previsti dalla normativa per l’attivazione degli interventi di mitigazione. Infatti il “rumore” non è solo determinato dall’intensità sonora della sorgente che lo produce, ma anche da come le persone percepiscono il suono stesso.

“La Provincia di Lucca – spiega il presidente Luca Menesini – è particolarmente interessata al tema dei collegamenti tra il porto di Livorno e il distretto cartario con la piattaforma logistica del Frizzone. Sappiamo bene che peso fondamentale abbia tale comparto sull’economia provinciale ed è per questo che intendiamo sviluppare questo collegamento nel quadro di un sistema logistico più ampio rappresentato dal Nodo logistico dell’Alto Tirreno.  Ossia un sistema che comprende i porti di Livorno e Piombino, oggi riuniti in una sola Autorità di Sistema portuale, gli aeroporti di Pisa e di Marina di Campo all’Elba, nonché le piattaforme logistiche della Piana di Lucca, di Guasticce, Faldo e Venturina. Centri strategici a cui vanno aggiunti i poli produttivi e distributivi rappresentati dalla carta, dal lapideo, dalla nautica e dall’agroalimentare, oltre ai centri di ricerca e formazione e ai Poli dedicati all’innovazione. Come amministrazione, quindi, la nostra attenzione è rivolta sia allo sviluppo della direttrice Porto di Livorno-Piana di Lucca, sia alla sostenibilità ambientale in termini d riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico”.

Secondo l’indagine di Triplo nelle aree tra Lucca, Pisa e Livorno alcuni ambiti sono stati classificati direttamente come rumorosi e molto rumorosi, confermati a livello percettivo dai cittadini, con emissioni riconducibili al traffico stradale e ferroviario. Per l’Area vasta Toscana si partiva da una distinzione fisica tra porto e strutture logistiche, a differenza delle altre due zone che, invece, hanno il porto contiguo al centro abitato come Tolone o, per Porto Torres e Sassari.
Per Lucca e Livorno gli interventi suggeriti per mitigare il rumore riguardano strade e direttrici ferroviarie con soluzioni quali la posatura di asfalti fonoassorbenti e basso-emissivi in prossimità di scuole, strutture sanitarie e altri immobili ‘sensibili‘, utilizzo di dispositivi per riduzioni progressive dei limiti di velocità e soluzioni per le rotaie come materassini isolanti, smorzatori o ruote silenziate.

Oltre al presidente della Provincia, Menesini, che ha aperto i lavori della videoconferenza, per l’ente di Palazzo Ducale sono intervenuti Monica Lazzaroni, responsabile del Servizio Europa di Area vasta della Provincia di Lucca ed il dirigente del Servizio Paolo Benedetti a cui sono state affidate le conclusioni dell’evento.

Finanziato dal Programma di cooperazione Interreg V-A Italia Francia marittimo 2014-2020, il progetto Triplo è stato realizzato da un partenariato composto da: Provincia di Lucca (capofila), Confindustria centro nord Sardegna, Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale (Livorno), Cnr (Istituto di linguistica computazionale) di Genova, società Lucense (organismo di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale) e Camera di commercio e dell’Industria del Dipartimento del Var, ente gestore del porto di Tolone.

Ulteriori info sul progetto: http://interreg-maritime.eu/web/triplo/progetto

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