Coreglia, ‘Cambiamo’ risponde a Frati: “Non siamo la costola di nessuno”

Il gruppo: "Vogliamo dare un contributo tramite una nostra rappresentanza, altrimenti ci presenteremo da indipendenti"

Con una nota il comitato di Cambiamo! risponde alle parole apparse sui social del responsabile di Fratelli d’Italia per Coreglia Antelminelli Pietro Frati dopo aver definito la lista “una costola di chi ha vinto”.

“Ci chiediamo – scrive iol gruppo – con quale logica il responsabile coreglino di FdI possa asserire ciò, anche in virtù del risultato finale, che vede esclusa una nostra rappresentanza in Consiglio comunale. Una polemica tragicomica anche per altre parole colorite scritte in successione: ‘presto verrà scoperchiato il pentolone, i nodi verranno al pettine'”.

“Come Cambiamo! – prosegue il gruppo – possiamo comprendere l’opinione di un comune cittadino estraneo ai meccanismi dei partiti, ma non in questo caso la posizione di Frati, esponente sempre presente alle plenarie come punto di riferimento del suo movimento politico. La linea dei nostri vertici regionali e nazionali di Cambiamo! è sempre stata chiara fin da subito; vogliamo dare un contributo tramite una nostra rappresentanza, altrimenti ci presenteremo da indipendenti con una nostra lista”.

“Una richiesta logica da parte di un partito – spiegano – un ragionamento più che condivisibile per chi fa politica attiva. Ci dispiace che Frati a distanza di settimane cerchi di portare il nostro movimento nel girone dei cattivi, pur ignorando due momenti chiave: la non apertura del suo candidato sindaco, e il dialogo in quel di Roma, dove tutti erano consapevoli di un’eventuale nostra presenza. Frati con noi durante questi mesi, hai condiviso la linea da tenere per queste amministrative onde evitare possibili sorprese o esclusioni, sottoscrivendo anche un documento, redatto all’unanimità da tutti gli alleati, dove si fissavano dei paletti imprescindibili; ricordi?”.

Non abbiamo certo bisogno di sviolinare o lodare qualcuno (i vincitori), come non abbiamo nemmeno l’obbligo di tacere per non recare disturbo a qualcun’altro (i vinti); ci comprenderai? – conclude il gruppo – La politica è l’arte della mediazione, quello per cui evidentemente qualcuno forse ha peccato di presunzione. Alle sterili polemiche preferiamo il lavoro, quello che abbiamo già cominciato per le prossime tornate amministrative, disponibili con chi ha voglia, meno disponibili con chi cerca di gettare fango sul nostro operato”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Serchio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.