Borgo, supporto scolastico ai ragazzi con disabilità anche durante l’emergenza

Bilancio in positivo per l'assessore alle politiche sociali, Roberta Motroni

È quasi trascorso un mese dall’inizio del progetto di assistenza scolastica via web, ideato dall’assessorato al sociale del Comune di Borgo a Mozzano, svolto in collaborazione con le scuole del territorio comunale ed ecco i primi risultati.

“Ssamo molto felici di aver centrato l’obiettivo fissato – spiega l’assessore alle politiche sociali del Comune di Borgo a Mozzano, Roberta Motroni – che era quello di dare un servizio agli alunni e alle famiglie in collaborazione con tutte le scuole presenti nel comune , infanzia, elementare, media e superiore. Il progetto è stato realizzato in sinergia con gli insegnanti con i quali l’ufficio servizi sociali, su input dell’amministrazione comunale, ha lavorato dando vita ad attività di supporto scolastico in questo periodo di emergenza in cui le famiglie si trovano ad affrontare ogni giorno le problematiche connesse alla sospensione delle attività didattiche“.

“Con le risorse che abbiamo messo a disposizione, due educatori e cinque volontari in servizio civile – continua l’assessore – siamo riusciti ad avere oltre 100 ore settimanali disponibili per i ragazzi con disabilità grave e meno grave, per coloro che hanno bisogni educativi speciali, per altri con situazioni di disagio sociale e anche per chi con questo intervento può avere un aiuto quotidiano nei compiti. Con questo progetto abbiamo dato un valido sostegno a oltre 40 ragazzi e messo a disposizione le risorse che avevamo programmato a inizio anno scolastico per aiutare gli studenti che si trovano ad affrontare a casa questo difficile periodo di isolamento”.

“Un grazie agli insegnanti – conclude la professoressa Motroni – agli educatori e ai volontari per il loro impegno ,alle famiglie che hanno aderito all’iniziativa e in particolare alla dottoressa Cappelli, responsabile dei servizi alla persona, che anche in questo periodo difficile e fra mille difficoltà ha saputo coordinare e guidare lo staff con efficacia ed efficienza. È questo sicuramente un esempio di buona prassi lavorativa, un modello da riproporre in altre occasioni di lavoro sociale e un modo per dimostrare la vicinanza istituzionale ai cittadini in un momento di difficoltà”.

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