Pulizie nelle scuole, 50 licenziamenti in provincia di Lucca

E' questo il numero dei lavoratori che restano fuori dall'accordo per l'internalizzazione del servizio

Sono 4.000 i lavoratori e le lavoratrici (50 in provincia di Lucca) che dal 1 marzo non avranno un lavoro a seguito dell’esclusione dal processo di internalizzazione dei servizi di pulizia, ausiliariato e decoro nelle scuole italiane.

E’ questo il drammatico epilogo della due giorni di trattativa al Ministero del lavoro per esaminare e ricercare soluzioni alternative ai licenziamenti, una conclusione drammatica per un intero paese che riscontra il fallimento di una vertenza tra le più gravi, per numero di famiglie coinvolte, vissute negli ultimi anni.

In Toscana saranno 268 le lavoratrici escluse, 15 ad Arezzo, 91 a Firenze, 21 a Grosseto, 25 a Livorno, 50 a Lucca, 13 a Massa Carrara, 18 a Pisa, 4 a Pistoia, 6 a Prato, 25 a Siena.

Per i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti “non è stata una situazione di crisi o la mancanza di lavoro a determinare i licenziamenti ma una scelta precisa del Miur e del Governo. Di fatto – aggiungono – non è stato avviato alcun confronto di merito per una precisa volontà del Governo, sordo alla richiesta di farsi carico complessivamente della vertenza come le organizzazioni sindacali chiedono da mesi; del Miur che non si è interessato concretamente a trovare soluzioni anche per i 4.000 lavoratori che da anni lavorano nelle scuole e ieri sera ha abbandonato la riunione; delle imprese che da irresponsabili hanno interrotto un confronto volto a ricercare ogni possibile soluzione per tutti i soggetti coinvolti che andassero oltre il proprio esclusivo interesse economico; dal Ministero del Lavoro che ha dichiarato di non avere soluzioni immediate e concrete da proporre”.

“Nonostante le numerose richieste reiterate a più riprese il Governo non ha, pensato o voluto pensare – sostengono le sigle – ad affrontare in tempo utile tale condizione, e le nostre richieste di costruire un percorso di sostegno e di prospettiva per quattro mila persone non hanno avuto risposte. Si è scritta un’altra brutta pagina per il mondo del lavoro, dove sempre più spesso, per la mancanza di assunzione di responsabilità della politica e delle imprese, si sacrificano la dignità e il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori”.

A questa condizione le organizzazioni sindaca Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti Uil della Toscana chiederanno un incontro alla prefettura di Firenze e alla presidenza della Regione Toscana, al fine di informare le Istituzioni del drammatico epilogo di questa vertenza. Per questo è convocato un presidio delle lavoratrici e dei lavoratori degli appalti scuole giovedì (5 marzo) alle 10,30 davanti alla prefettura di Firenze in via Cavour.

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