Bagni, nuova asta per Villa Fiori foto

Potrebbe finalmente essere arrivato ad un punto di svolta il destino di Villa Fiori. Il Comune ritenta la vendita di uno dei simboli di Bagni di Lucca con un nuovo bando d’asta. In vendita l’intero complesso immobiliare: la villa, il parco, i fabbricati accessori e il terreno a corredo. Dovrà essere garantita “una servitù pubblica di passo per collegare la passerella sulla Lima con via di Serraglia, attraverso un percorso di larghezza minima pari a 3 metri e sistemata per il transito pedonale, che dall’arrivo della passerella sponda parco della villa giunga fino al vicolo del fiume – si legge nel bando -. Dovrà essere garantito anche un parcheggio di almeno 40 posti auto riservato all’uso pubblico”. Entrambi i progetti saranno a carico dell’acquirente. La base d’asta è fissata a 815mila euro e non saranno ammesse offerte a ribasso. Le offerte dovranno essere presentate entro le 12 del 5 dicembre.

 

La descrizione del complesso e le sue condizioni. Si tratta di un complesso composto da una villa storica con annesso parco, edifici e da altri terreni a corredo, il tutto posto nel Comune di Bagni di Lucca, frazione di Ponte a Serraglio, con accesso dalla strada statale del Brennero. La villa, che prende il nome dal barone Fiori suo primo proprietario, rappresenta uno degli esempi più pregiati di architettura neoclassica. Costruita nella seconda metà dell’800, versa adesso in uno stato di abbandono. Solo raramente viene aperta per alcuni eventi. L’immobile, che prima apparteneva alla Usl Toscana nord ovest, era stato acquisito nel 2008 dall’ente comunale in cambio dei locali dell’ex scuola elementare Ferretti. Da quel momento però è iniziata una vera e propria via crucis per Villa Fiori che non ha visto finora soggetti interessati al suo acquisto. L’intero edificio, inutilizzato da molti anni, si presenta per molti aspetti in pessimo stato di manutenzione e conservazione, con parti della gronda danneggiate, piccola parte di tetto crollata come pure il solaio di una stanza all’ultimo piano. Si rendono quindi necessari interventi radicali di restauro e ristrutturazione, nonché un generale ammodernamento della dotazione impiantistica al fine di rendere l’edificio consono agli attuali standard di confort e sicurezza.
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