Ballo tradizionale in piazza, esplode la polemica foto

“Un gruppo della tradizione inglese lasciato ballare in un parcheggio con le macchine che circolavano”. È polemica a Bagni di Lucca sulla location concessa all’associazione Charlbury Morris, che oggi (22 giugno) ha portato la sua danza tradizionale anche nel paese della Mediavalle. Un evento unico nel suo genere, con i cittadini di Bagni di Lucca che si stanno lamentando con l’amministrazione per “non aver inserito l’iniziativa nel calendario eventi, non aver fatto alcuna pubblicità. È un’occasione persa”.

 

Per secoli la danza Morris ha fatto parte delle feste inglesi nei paesi e nelle piccole città. Si danzava anche (e ancora oggi si danza) ai matrimoni. Oggi Charlbury Morris mantiene viva la tradizione nella sua città natale e nelle località circostanti dell’Oxfordshire. Più di 20 paesi nel Cotswolds conservano le loro danze Morris tradizionali. L’evento a Bagni di Lucca era stato organizzato con cura da Veronica Minghinelli, dipendente licenziata dell’Info Point. Veronica, appresi con stupore i fatti di questa mattina, attacca l’amministrazione:
“L’evento vedeva come protagonisti un gruppo di turisti inglesi che fanno danze folkloristiche. Il gruppo aveva concordato con l’Info Point la visita a Bagni di Lucca con il relativo spettacolo. Io ovviamente in questi casi cerco di fare di tutto per assicurare una buona riuscita. Il mio lavoro in ufficio consiste nel creare un collegamento con le comitive, tradurre i loro volantini perché hanno difficoltà con la lingua, sbrigare le pratiche amministrative per alleggerire la burocrazia. Prima di essere licenziata avevo ovviamente fatto presente la necessità di liberare la piazza del circolo dei Forestieri per garantire una location idonea per l’evento. Con grande stupore ho scoperto stamani che hanno fatto ballare il gruppo nel parcheggio con le macchine che circolavano. Non hanno inserito l’iniziativa nel calendario eventi, non hanno fatto alcuna pubblicità e gli esercenti di Bagni di Lucca giustamente si sono lamentati per l’occasione persa. E’ evidente che il rancore in questa amministrazione regna sovrano. Mi vergogno professionalmente e come cittadina di averci messo la faccia. Per convincere le comitive di turisti a venire qui ci vogliono settimane di lavoro e di contatti continui. Per perdere l’opportunità invece basta un minuto. A forza di pensare che il lavoro delle persone sia inutile, si commettono questi errori che danneggiano turismo e commercio, già gravemente messi a dura prova da una massiccia dose di incompetenza. Il sindaco Michelini ammetta di aver fatto uno sbaglio gigantesco a chiudere un Info Point che funzionava benissimo, in modo imparziale e che aveva un sistema ben rodato per gestire l’arrivo di gruppi organizzati di turisti facendoli sentire a casa propria. Amministrare non significa rompere tutto ciò che c’era prima: occorre dare continuità e saper valorizzare le professionalità esistenti. Michelini ripristini il servizio d’accoglienza così com’era perché sette anni di esperienza e di contatti non si cancellano”.
Nel frattempo sale la protesta dei cittadini. “È una vergogna” si legge in uno degli sfoghi sui social. E poi ancora “I turisti sono tutti molto delusi, molti non vengono più a Bagni di Lucca proprio perché i turisti non vengono considerati una ricchezza ma un disturbo”, ” In mezzo alle macchine che parcheggiano, che squallore”, “A Lucca hanno riservato 4 piazze e hanno pubblicizzato a raffica. Qui hanno fatto ballare tra le macchine” e infine “Perché c’è questa disorganizzazione? È un vero peccato”.

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