Pacini: ‘Cinipide castagno, creato falso allarmismo’

Salvaguardia del territorio montano e il patrimonio boschivo dei castagneti: prosegue il dibattito a Bagni di Lucca. Dopo la critica lanciata dall’opposizione sui mancati lanci del Torymus Sinensis, antagonista naturale del cinipide galligeno, arriva la risposta di Sebastiano Pacini. Il vicesindaco ribadisce il massimo impegno dell’amministrazione attaccando l’opposizione che “crea caos infondendo inutili allarmismi nella popolazione”.

 

Pacini spiega la situazione: ”Dispiace che ancora una volta i rappresentanti di Progetto Rinascimento, ed in particolare Massimo Betti, che ben dovrebbe sapere cosa significhi ricoprire un ruolo pubblico, utilizzino il loro delicato compito di opposizione, non perché il Comune di Bagni di Lucca venga gestito in modo corretto a vantaggio di tutti i cittadini, ma unicamente per cercare di creare il caos infondendo inutili allarmismi nella popolazione. Il tutto con ricostruzioni dei fatti non corrette e fornendo informazioni sbagliate a quanti correttamente cercano nelle istituzioni risposte qualificate, soprattutto rispetto ad un fenomeno preoccupante come quello della ricomparsa massiccia del cinipide nei nostri castagneti. Questo fenomeno accomuna non solo tutta la Toscana, ma gran parte delle regioni italiane. Come già spiegato anche sulla stampa negli ultimi giorni, sia dall’assessore regionale Remaschi che da esperti del settore castanicolo, la lotta biologica contro la vespa del castagno, messa in atto dalla Regione con ripetuti lanci del suo antagonista Torymus sinensis dal 2009 al 2016 su tutta la Toscana e poi continuata per ulteriori due anni in alcune specifiche aree, come Bagni di Lucca, in cui anche lo scorso anno sono stati effettuati diversi lanci di alcune centinaia di insetti buoni, sebbene sia efficace, come dimostrato in tutte le parti del mondo dove si è applicata, è però sottoposta alle oscillazioni dovute ai cicli biologici naturali delle popolazioni”.
“Semplificando – prosegue Pacini -, poiché la larva del Torymus si nutre delle larve del cinipide è normale che dopo alcune stagioni in cui le popolazioni di antagonista, nate dagli esemplari introdotti con i lanci, sono aumentate, facendo così diminuire quasi fino alla scomparsa gli esemplari di cinipide, abbiano iniziato a trovare meno cibo e quindi si siano riprodotte di meno facendo sì che il numero di galle sia nuovamente aumentato in questa primavera, probabilmente anche con la complicità di un andamento climatico particolarmente sfavorevole. Secondo il ciclo naturale, quindi, ci si deve aspettare che, avendo nuovamente disponibilità di cibo in abbondanza, dal prossimo anno si avrà una aumento graduale delle nascite di Torymus e quindi il ciclo ricomincerà in un equilibrio costante. Peraltro, sempre secondo gli esperti, nonostante la presenza massiccia di galle, comunque la fioritura prosegue in modo normale e quindi ci sono i presupposti per una produzione nella norma, anche se ovviamente molto dipende dal prosieguo della stagione”.
Pacini invita l’opposizione a non creare allarmismi: “Forse Betti, certamente maggior conoscitore dei prodotti derivati dalla chimica come i farmaci che della lotta biologica ai parassiti delle piante, è portato a pensare che il Torymus possa essere utilizzato come un insetticida, lanciandone qualche esemplare al bisogno, ma basterebbe informarsi dagli esperti per capire che non è così che funziona e che non siamo nemmeno di fronte ad una gara in cui vince chi lancia più antagonista dell’altro. In questa battaglia, verso la quale comunque deve essere mantenuta alta la guardia con monitoraggi e studi costanti, si vince solo se tutti i soggetti dello stesso territorio lavorano in sinergia, come è stato fatto in questi anni, con il coordinamento della Regione che proprio in questa ottica aveva finanziato l’allestimento presso l’Uc Garfagnana di un centro regionale di riproduzione del Torymus, oggi non più in attività proprio perché aveva esaurito il suo compito di fornire materiale per lanci in diverse parti della Toscana, tra cui anche il nostro comune. Quindi l’invito a Betti e agli altri componenti del suo gruppo, per il bene di Bagni di Lucca e della sua preziosa castanicoltura, di voler contribuire veramente alla sua valorizzazione, senza creare allarmismi ma contribuendo realmente a svilupparne le grandi potenzialità, non improvvisandosi esperti di un settore tanto importante quanto delicato. Da parte nostra continuiamo a fare quanto possibile – conclude -, per questo parteciperemo all’incontro sul tema che si terrà a fine mese in regione, come annunciato dall’assessore Remaschi, durante il quale rappresenteremo come sempre le esigenze del nostro territorio”.

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