Crisi Nora Spirale, Conflavoro: “C’è un possibile acquirente di Torino. Oggi chiederemo un incontro a Di Maio” foto

Crisi Nora Spirale, c’è un potenziale acquirente grazie all’intermediazione di Conflavoro Pmi. Ad annunciarlo è direttamente il presidente della confederazione, Roberto Capobianco. L’azienda – o meglio il consorzio di aziende operanti in svariati settori economici – interessata a rilevare l’impresa calzaturiera lucchese fa capo all’imprenditore torinese Mario Burlò: si chiama Oj Solution, opera nel campo dell’outsourcing e vanta un organico di oltre 2mila dipendenti.

Oggi stesso (12 novembre) Conflavoro invierà una lettera al ministro del lavoro Di Maio ed alle altre istituzioni competenti (in particolare il ministero dello sviluppo economico e la divisione VI del ministero del lavoro, ndr), per chiedere un incontro al più presto: nella missiva viene descritto lo stato di crisi aziendale e sono allegate le possibili soluzioni. Nel frattempo, Capobianco si dice pronto a vedersi anche subito con i dipendenti dello stabilimento di Monsagrati. La notizia viene data soltanto oggi, a chiusura del forum Italia economia e lavoro dello scorso 9 novembre, per rispetto dell’attività svolta dai tavoli istituzionali coinvolti nelle trattative. Adesso però, afferma Capobianco, non si può più tacere. Specialmente dopo che, lo scorso venerdì, i 42 lavoratori di Nora Spirale sono scesi in piazza, davanti al teatro del Giglio, proprio in occasione dell’evento organizzato da Conflavoro. Uniti alla Cgil, che chiedeva una nuova legge sulla rappresentatività dei sindacati, i lavoratori avrebbero – come testimoniato da un video girato da Conflavoro – chiesto l’aiuto della confederazione datoriale. “Quando l’ho visto – commenta Capobianco – ho capito cos’è ancora oggi l’Italia. La Cgil ha strumentalizzato quei lavoratori per chiedere la salvaguardia dei propri diritti acquisiti, ma loro si sono schierati con Conflavoro, chiedendoci aiuto. I dipendenti erano ignari, ma il segretario Rossano Rossi sapeva tutto: se ci avesse contattato li avrei invitati sul palco, anche perché Burlò era presente all’evento. Invece ha preferito non fare nulla per aiutarli: spero che tutti quanti se lo ricordino”. Nel video, in effetti, si vedono i dipendenti di Nora Spirale che dichiarano: “In Conflavoro vediamo il futuro e gli chiediamo di aiutarci per uscire da questa situazione”.
Ma l’associazione datoriale non ha deciso di aiutarli dopo questo episodio: si era già mossa dallo scorso 15 ottobre. I fatti vengono ricostruiti dal presidente: “Il 15 ottobre incontro Roberto Guidotti ed il sindaco di Pescaglia, Andrea Bonfanti: Guidotti mi chiede se con le aziende nostre associate sia possibile intavolare un discorso. Dopo due giorni arriva a Lucca appunto un nostro associato, Mario Burlò. Gli chiedo quindi di aiutarci e lui esprime la volontà di farlo, iniziando dall’analisi della documentazione aziendale. Quella stessa mattina – ricorda – Nora Spirale (che dovrebbe essere all’oscuro di tutto, ndr) ribadisce la sua volontà di trasferimento in Trentino”. A quel punto Capobianco fa sapere dell’opportunità a Guidotti e Bonfanti che gli chiedono di tenere la notizia riservata, per non interrompere i passaggi istituzionali in essere. “Oggi però – prosegue Capobianco – la notizia deve essere resa pubblica, anche perché i tempi stringono”. Nel frattempo, via Skype, si collega il dirigente di Oj Solution, Enrico Zumbo: “Ribadiamo la nostra volontà di analizzare la documentazione aziendale – afferma – e siamo pronti a partecipare ad un incontro”. In tutto questo, Capobianco sceglie di usare il bastone e la carota con la Cgil: “Non ci siamo mai inventati sindacati di comodo – torna sulla polemica – e siamo sempre pronti a dialogare con la Cgil. Anche oggi ospitiamo un corso per reinserire concretamente nel mondo del lavoro 14 operai disoccupati. Ecco, tra i lavoratori e quel sindacato osservo invece un distacco abissale. Quindi lancio un appello a Rossi: lavoriamo insieme per questi problemi, senza contrapposizioni. Questa vicenda è stata schifosa, ma dobbiamo andare avanti pensando a chi cerca lavoro. Se la Cgil sapeva del possibile accordo? Lo sapevano Guidotti e Bonfanti, ma non credo che abbiano voluto rivelarlo a nessuno, fino ad oggi. Noi ora invieremo la richiesta al Ministero: poi siamo pronti ad incontrare i lavoratori di Nora Spirale, e solo loro in prima battuta, in ogni momento. Con fiducia, speranza ed azioni concrete possiamo risolvere la situazione”.

Paolo Lazzari

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