Guidotti: “Spirale, battaglia è del territorio”

Quella per la Spirale “non può e non deve essere solo la battaglia dei lavoratori e lavoratrici, ma bensì di tutta una comunità e di un territorio”. Ne è convinto il consigliere comunale del Pd di Lucca, con delega al loro, Roberto Guidotti che dopo aver presentato un ordine del giorno in consiglio comunale, approvato all’unanimità lunedì sera, torna a parlare della vertenza alla vigilia della seduta del consiglio comunale di Pescaglia sulla crisi aziendale in programma domani sera. “E’ giusto – scrive Guidotti in un post su Facebook – che ognuno dia e che continui a dare il proprio contributo, per questo domani sera unione deve fare la forza con la solidarietà, la vicinanza e la presenza al consiglio comunale aperto convocato dall’amministrazione di Pescaglia”.

Una vicenda paradossale e grottesca quella dei lavoratori dell’azienda di Monsagrati. Il gruppo ha annunciato i licenziamenti per delocalizzare in provincia di Trento, grazie ai contributi della Provincia autonoma. Guidotti, nel suo lungo post, si immedesima nel senso di stracciamento dei lavoratori per invitare tutte le parti ad aderire alla loro battaglia: “Finalmente dopo tanti anni trovi un lavoro e sei felice. Puoi finalmente contribuire a migliorare la tua vita, ad aiutare la tua famiglia ad avere una propria autonomia. La vita in fabbrica non è semplice – scrive Guidotti -, ma fai gruppo, trovi nuovi amici con cui condividi i momenti difficili e i momenti felici, insomma una seconda famiglia. Poi il rapporto con l’azienda, tutto fila liscio e ti senti integrato. Le richieste sono sempre chieste in maniera gentile e le pacche sulle spalle sono elargite senza risparmio. Siamo una grande squadra, ti dicono. Siamo una famiglia. Questa è la vostra casa. Non ti pesano gli straordinari che fai, non ti tiri mai indietro, per questa famiglia trascuri la tua famiglia. non ci sono feste e quando la tua casa prende fuoco ti rimbocchi le maniche e butti anima e corpo senza se e senza ma. Poi un giorno, di colpo, senza nessun preavviso vedi entrare la tua rappresentante sindacale incazzata, stremata e visibilmente avvilita che ti annuncia la volontà dell’azienda di chiudere il sito di Lucca. Non ci credi, hai lavorato fino a pochi giorni prima senza risparmiare energia e tempo, non ci credi , non riesci a metabolizzare, ti dici non è possibile, ma poi a mano che i minuti, le ore passano prendi coscienza della cruda realtà. E anche in mezzo a decine di persone ti senti nudo, spogliato della tua dignità, ferito nell’orgoglio, deluso, amareggiato, indifeso, e ti chiedi cosa è come sarà il tuo domani. All’improvviso prendi coscienza di quante bugie ti hanno detto di come ti abbiano tradito e offeso. Vaghi negli uffici, fra le scaffalature, guardi le macchine semi-ferme, ascolti il silenzio assordante del capannone fermo e…in un momento di sconforto arrivi pure a darti delle colpe, anche se sai benissimo che le colpe sono di altri. Questo è quello che hanno provato molti lavoratrici e lavoratori e che oggi stanno vivendo i lavoratori della Spirale di Monsagrati, per questa vertenza difficile e complicata le amministrazioni di Lucca, Camaiore, Massarosa e la Regione Toscana sono state da subito a fianco dell’amministrazione di Pescaglia e del suo sindaco Bonfanti, hanno approvato all’unanimità ordini del giorno e mozioni a sostegno dell’azione atta a scongiurare i licenziamenti e il rilancio della produzione, ma non basta anche se tutti sono impegnati e decisi a non mollare”.

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