Bollette in ritardo e all’indirizzo sbagliato: proseguono i disagi a Pescaglia legati al servizio postale. Dopo l’incontro avvenuto con Poste, il sindaco Bonfanti alza nuovamente la voce: i disagi, diversamente da quanto promesso, non sono diminuiti. Il sindaco sta valutando, insieme a Anci Toscana, qualsiasi tipo di azione, anche legale se necessario, nei confronti di Poste.

“Torniamo a parlare di poste e disagi – le parole del sindaco Andrea Bonfanti -. Avevamo detto che avremmo monitorato il servizio nei messi successivi all’incontro di metà maggio scorso, in quanto dopo l’incontro con la direzione di Poste ci avevano assicurato che i disagi, passato il primo momento, sarebbero diminuiti. Purtroppo registriamo che non è affatto così: i disagi invece continuano. Continuano ad arrivare pacchi di posta in notevole ritardo (ne sono testimone interessato, mi sono arrivate lettere spedite almeno un mese fa) con bollette scadute e spesso all’indirizzo sbagliato. E non può essere solo un problema di toponomastica: i nostri posti si sono sempre chiamati così e la posta arrivava, casomai il problema è che cambiano di continuo i portalettere, che non fanno in tempo ad imparare i nomi che vengono subito spostati in altro luogo. Pertanto ci siamo mossi con Anci Toscana, l’associazione di cui fanno parte tutti i Comuni della Toscana (i disagi sono su tutto il territorio, non solo da noi) e stiamo valutando qualsiasi tipo di azione, anche legale se necessario, nei confronti di Poste. Luca Marmo, sindaco di San Marcello-Piteglio, coordinatore del tavolo per la montagna, si è fatto portavoce delle nostre esigenze ed a breve incontreremo nuovamente Poste, tutti i Comuni insieme. Ma così non si può andare avanti. Le poste sono un servizio – conclude -, lo stabilisce anche la Legge Realacci sui piccoli Comuni. E devono funzionare”.