Mallegni, bilancio al Senato: “Diamo voce a imprese”

201 votazioni, 24 sedute ed il 99,5 per cento di presenze. Super attività parlamentare per il senatore e vicepresidente del gruppo di Forza Italia a Palazzo Madama, Massimo Mallegni che in questi primi mesi di legislatura a Palazzo Madama ha già prodotto tre disegni di legge su legittima difesa (modifica del discusso articolo 55), giustizia (la modifica al codice di procedura penale in tema di inammissibilità del ricorso per cassazione) e Bolkestein, il primo. Di ben 32 è cofirmatario. Poi ci sono le interrogazioni, 14 e gli atti di sindaco ispettivo sul colosso Kme, sulla sicurezza sul lavoro nelle cave di marmo dopo l’ultima tragedia, sulla graduatoria insegnanti ed i beni estimati). La scheda con l’attività del tre volte sindaco di Pietrasanta, i documenti ed i provvedimenti è consultabile sul sito www.senato.it.

 

Affiancato da Maurizio Marchetti, consigliere regionale e Marco Dondolini, coordinatore comunale a Viareggio, Mallegni ha illustrato l’attività condotta fin qui: “In questi mesi è Forza Italia a dettare l’agenda di governo – ha spiegato – che ha prodotto sino ad oggi solo il decreto dignità, dove uno uno dei pilastri, i contratti di lavoro, è stato rimandato e lo spostamento di 12 motovedette dall’Italia alla Libia. Un po’ pochino. Forza Italia è un forza di governo attualmente in minoranza. – ha ricordato – Il provvedimento del ministro Toninelli sul seggiolino antiabbandono? È un nostro disegno di legge ed io sono stato il secondo firmatario. Lo ha presentato una nostra senatrice”. 
Le imprese sono al centro dell’azione dei forzisti come dimostra il pacchetto fiscale presentato alcuni giorni fa nella Sala Nassiriya. “Il pacchetto ha la copertura totale: ed abbiamo anche spiegato dove sono e come si ottengono. Prevede, tra le altre cose, la deducibilità di tutti i beni strumentali per le imprese. Un provvedimento che costa 150milioni di euro. Poi c’è la la flat tax al 23%, che riguarda anche le famiglie, e che ha un costo di 50miliardi nella prima applicazione. Facciamo proposte ma mettiamo a fianco le coperture. Nei comuni – ha spiegato ricordando la sua lunga esperienza – si fa così. Se vuoi fare le cose devi dire anche dove trovi le risorse”. Stessa filosofia per un altro decreto: quello della compensazione. “Se lo stato oppure un qualsiasi ente locale deve soldi ad una impresa si va in compensazione con le tasse. È un decreto di civiltà e praticità”.
Infine anche i temi più locali come la sicurezza con l’interrogazione sui passi a mare che il prefetto di Lucca non vuole chiudere e per cui ha chiesto conto a Salvini e Di Maio, e le funzioni associate, un pallino: “L’obbligatorietà delle funzioni associate per i comuni sotto i 50mla abitanti sarà prossima proposta del nostro gruppo. C’è disponibilità a percorrere questa strada anche da parte degli altri gruppi”.

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