Bagni di Lucca, la raccolta differenziata supera il 70%

Aumentano di 300 tonnellate i rifiuti raccolti nel Comune di Bagni di Lucca. A renderlo noto è Arrr (Agenzia recupero risorse regione Toscana), che ha misurato i risultati ottenuti da Base nel 2017 per le diverse raccolte differenziate. Nel 2017 sono aumentati complessivamente i rifiuti urbani raccolti, passando dai 2milioni653mila107 chili del 2016 ai 2milioni944mila774 chili del 2017, con un incremento di poco meno di 300 tonnellate. Tale incremento però non è legato ad una maggiore produzione di rifiuti indifferenziati (aumentati di solo 40 tonnellate anche per effetto delle maggiori presenze di turisti e forestieri) ma ad un incremento delle varie matrici destinate al recupero o riutilizzo. Infatti complessivamente la percentuale di raccolta differenziata è ulteriormente aumentata superando la soglia del 71%, rispetto al 69,54% dello scorso anno. Un risultato che piazza Bagni di Lucca tra i primi posti in Toscana per la raccolta rifiuti.

 

Dati. Nello specifico la raccolta di carta e cartone è passata 268mila320 chili del 2016 a 234mila320 chili del 2017; quella del multimateriale leggero è passata da 214mila720 chili a 226mila360 chili; il vetro, lattine e banda stagnata da 231mila880 chili a 238mila260 chili; l’organico da 522mila240 chili a 531mila700 chili, i metalli da 33mila320 chili a 46mila830 chili, il verde da 259mila380 chili a 411mila500 chili. L’incremento degli scarti vegetali e verde è dovuto principalmente alle attività di pulizia delle foglie e alle attività di potatura e di taglio erba notevolmente incrementati dal mese di giugno dello scorso anno. Un ulteriore incremento si è verificato nella raccolta di inerti, da 45mila880 chili a 170mila620 chili. I rifiuti provengono solo da utenze domestiche: l’accesso infatti è consentito previa verifica dell’origine domestica di tali rifiuti. Ciò evidenzia il fatto che la cittadinanza ha risposto in modo positivo all’offerta del servizio, determinando anche il beneficio ambientale della minore presenza di tali rifiuti nelle aree verdi. Un altro elemento di riflessione è costituito dalla diminuzione della produzione destinata agli impianti di rifiuti ingombranti (da 202mila680 chili a 189mila500 chili) e di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (da 57mila250 chili a 44mila310 chili). Per gli ingombranti probabilmente ha influito la crescita del recupero attraverso la bacheca del riuso, iniziativa attivata dalla società attraverso la pubblicazione di foto di materiale ritenuto riutilizzabile, quale ad esempio mobili, suppellettili, giocattoli ed apparecchiature varie. Numerosi sono stati infatti i cittadini che hanno beneficiato di tale iniziativa. Base è stata una delle prime società che ha attivato questa modalità di prevenzione nella produzione dei rifiuti.
“La Direttiva – comunica Base – stabilisce che l’obiettivo principale della politica ambientale in materia di rifiuti è ridurre al minimo le conseguenze negative della loro produzione e della loro gestione nonché di dissociare la crescita economica dagli impatti ambientali connessi alla produzione di rifiuti. A tal fine impone agli Stati membri di adottare programmi di prevenzione dei rifiuti che individuino specifiche misure di prevenzione della loro produzione. Tale direttiva ha sancito che la politica europea di gestione dei rifiuti si fonda sulla gerarchia dei rifiuti che attribuisce priorità assoluta alla prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti e solo dopo al riutilizzo, al riciclo e al recupero, lasciando per ultimo, come opzione residuale, lo smaltimento. La normativa – proseguono – mira a favorire queste attività di prevenzione e la realizzazione di un centro di riuso, connesso al centro di raccolta comunale. Anche per questo la Società ha partecipato al bando di finanziamento Raee, ottenendo un interessante finanziamento a fondo perduto di quasi 19mila euro. Con tale finanziamento si potrà realizzare anche una tettoia sul piazzale esterno e liberare uno degli ambienti coperti e chiusi attualmente occupato dagli scarrabili destinati ai Raee, scarrabili che andranno allocati sotto la nuova tettoia. Come poi prevede la normativa, la Società potrà avvalersi sia di operatori professionali che di cooperative sociali o di associazioni di volontariato per promuovere le attività del centro di riuso. Questa importante iniziativa – concludono – potrà essere realizzata previo esplicitazione da parte del socio unico degli indirizzi necessari in sede di assemblea prevista per l’approvazione del bilancio consuntivo 2017”.

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