Taccini: “Chiarezza su assessore Bigiarini”

Piero Taccini, capogruppo di Un futuro per Coreglia in consiglio comunale rimane con il dubbio dopo il consiglio comunale di giovedì. Non è arrivata, infatti, una risposta alle sue richieste di chiarimenti sulla composizione della giunta e sulle presunte dimissioni dell’assessore al bilancio Massimo Bigiarini. Ed in più sempre Taccini ha messo nel mirino alcuni lavori eseguiti in somma urgenza su alcuni dissesti sul territorio, annunciando che informerà l’autorità giudiziaria per capire se gli atti sono stati legittimi.

“La seduta del consiglio comunale di Coreglia tenutasi giovedì (14 dicembre) si è aperta con un dilemma posto da me, consigliere di minoranza del gruppo Un Futuro per Coreglia: dimissioni sì o dimissioni no? Infatti ho preso la parola all’inizio della seduta chiedendo al sindaco se fossero vere le voci che da alcune settimane si rincorrono nelle stanze del Comune circa le dimissioni presentate dall’assessore al bilancio Massimo Bigiarini. Il dubbio che avevo da un po’ di tempo, considerando che l’assessore aveva disertato le ultime sedute di giunta, si è consolidato constatando che lo stesso, mai assente ai consigli comunali, quel giorno non era presente pur essendo alcuni punti all’ordine del giorno che riguardavano il bilancio comunale. Il sindaco, pur ritenendo pertinente la mia domanda, ometteva la risposta confermando ancora di più i miei dubbi perché, se ciò non fosse stato vero, il primo cittadino non avrebbe avuto problemi a dirlo. Invece silenzio, un silenzio che equivale ad un rumore assordante… e non per nulla. Già in occasione delle dimissioni dell’altro assessore esterno, Romina Brugioni, lo stesso sindaco aveva latitato, non poco, prima di mettere al corrente i componenti del consiglio comunale, come sarebbe stato opportuno fare quasi immediatamente”.
“Certamente se i miei dubbi dovessero sfociare in realtà, questa amministrazione avrebbe fatto una brutta figura nella scelta degli assessori esterni ma, figura ancora più l’avrebbe fatta se, per caso, le motivazioni rese dal Bigiarini, sempre che siano vere le voci sulle sue dimissioni, fossero analoghe a quelle rese dall’allora assessore Brugioni. E se poi le dimissioni fossero reali, e presentate già da un po’ di tempo, si nasconderebbe, per la seconda volta, una decisione presa da un componente della stessa e non fatta presente, in un tempo ragionevole ed utile, a tutti i componenti della macchina comunale, soprattutto quando si tratta di colui che dovrebbe mandare avanti, e tenere sempre in equilibrio, come fino ad ora era riuscito a fare, il bilancio del Comune. Cosa stia succedendo nelle stanze di quell’ente ancora non è facile capirlo ma la strada da me intrapresa nell’evidenziare in poco tempo diverse “marachelle” messe in essere da alcuni di coloro che dovrebbero essere chiari e trasparenti con tutti i cittadini, hanno senza dubbio portato un discreto scompiglio ma, nonostante ciò, continuano ad accadere cose veramente strane per le quali sto aspettando ancora delle risposte che, spero, arrivino nel prossimo consiglio comunale che dovrebbe essere prima della fine dell’anno”.
“Dopo il Consiglio – conclude Taccini – Rimango in attesa di analizzare tutte le risposte che verranno date alle mie interrogazioni presentate da luglio a novembre, dopo di che deciderò le date per andare ad aggiornare, personalmente, tutti i cittadini del capoluogo e delle sette frazioni, anche perché ritengo opportuno cominciare a tirare le somme, giunti alla metà del nostro mandato, su ciò che ha fatto la maggioranza, votata dall’85 per cento della popolazione, e ciò che ha prodotto il mio gruppo di minoranza, votato quasi da nessuno”.
Altro punto dell’ordine del giorno riguardava l’approvazione della delibera per i lavori di somma urgenza relativi al movimento franoso verificatosi l’11 novembre lungo la strada Coreglia-Gromignana per i quali era stata prevista la cifra di 16.5000 euro. “Questa somma – spiega Taccini – serviva esclusivamente per il disgaggio del versante con contestuale taglio di alberi in precario equilibrio di stabilità e la rimozione di trovanti rocciosi in precario stato di equilibrio. La mia curiosità mi ha portato a vedere di persona quale era stato il movimento franoso facendo anche alcune foto del luogo che immortalavano, sia il materiale lapideo caduto sulla carreggiata, sia il fronte interessato alla frana. Le foto le ho esposte a tutti i consiglieri durante il mio intervento in modo da far constatare a tutti di quanto ridotto fosse il fronte interessato alla frana. Facevo presente che predetto materiale lapideo, dopo oltre quindici giorni dall’accaduto, era sempre ai bordi della carreggiata, dimostrando la poca accuratezza nell’effettuare i lavori da parte della ditta affidataria della somma urgenza. Inoltre sono rimasto allibito allorché ho verificato la giustificazione del costo dei lavori, come stabilito nella relazione tecnica allegata alla delibera. Ho constatato che, considerando 8 ore lavorative al giorno, è stato impiegato un operaio specializzato, dal costo di 36 euro l’ora, per quasi 27 giorni. A voler essere più bravi, considerando l’emergenza, avrebbe potuto lavorare anche 10 ore al giorno ed allora avrebbe dovuto impiegare 21 giorni e mezzo. Inoltre, da quello che risulta, la motosega è stata usata per 228 ore. Io penso, anche se da profano, che lavorando tutte le ore risultanti nel documento, si potrebbe disboscare un monte intero. Certamente dovrà essere un tecnico a stabilire quanto questi conti possono essere giusti ma, soprattutto, starò particolarmente attento e mi avvarrò della consulenza di persona specializzata, per accertare se sia giusta la somma prevista per la messa in sicurezza definitiva del luogo per la quale è stata prevista la modica cifra di 89.250 euro euro per un totale complessivo di euro 105.750 euro. Inoltre sarà importante vedere il risultato dell’indagine geologica. Se venissero individuate ulteriori criticità della zona, la cifra potrebbe aumentare di qualche euro. Io già prevedo che si possa aggirare intorno ai 200.000 euro (anche se a questo punto non possono darsi la zappa sui piedi facendomi passare per un mago, pertanto saranno costretti a diminuire un po’ la cifra) ma questa è solo una mia ipotesi. Penso che questa cifra possa essere utilizzata per ricoprire spese di altri progetti, considerando anche altri lavori che la ditta affidataria della somma urgenza sta attualmente effettuando sempre per conto del Comune, come la costruzione campo sportivo di Ghivizzano. Inoltre starò molto vigile nel vedere le procedure per l’assegnazione dei lavori per il completamento della messa in sicurezza del luogo, che non è affatto obbligatorio darle alla stessa ditta che ha effettuato i lavori di somma urgenza. Altro dubbio da me espresso è l’attivazione della somma urgenza, prevista dal decreto legislativo 50/2016. Lo stesso specifica che è attivabile solo in casi in cui l’evento era imprevedibile. Considerando che quel tratto di strada era già stato interessato negli anni precedenti ad analoghe problematiche, probabilmente, se i soldi spesi per costruire opere che interessano solo una esigua parte di cittadini fossero spesi per la salvaguardia del territorio, che interessa tutti i cittadini del Comune, non arriveremmo a far uso della somma urgenza. Sarebbe anche un modo per non far rischiare la vita alle persone che, in periodi metereologici che stiamo attualmente attraversando, percorrono la viabilità del Comune. Ultima osservazione, e sempre a parere mio, anche la più importante, è il fatto che, sempre il decreto legislativo sopra citato, esplicita in modo chiaro che la cifra predisposta e necessaria per effettuare i lavori della somma urgenza deve avere un ribasso del 20% mentre in questo caso il ribasso è stato del 7%, ovvero del 13% in meno di quanto prevede la legge. Questa irregolarità (sempre a mio giudizio) è stata fatta da me presente a tutti i consiglieri prima di votare per approvare la delibera in questione ma i miei avvisi si sono persi nel vuoto, come al solito; la delibera è stata approvata. Chiaramente sarà mia cura informare dell’accaduto l’autorità giudiziaria affinché possa accertare se ci siano state irregolarità nelle procedure e, in caso positivo, individuare i responsabili ai quali poter richiedere, in un prossimo futuro, i danni erariali causati al Comune”.

 

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Serchio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.