Siccità a Pescaglia, 530 persone a rischio

La siccità si fa sentire in modo particolare nel comune di Pescaglia e alcune sorgenti faticano ad alimentare i serbatori dell’acquedotto di alcune frazioni per questo nella prossime ore si teme che potrebbero verificarsi dei cali di pressione o addirittura delle interruzioni nel servizio.

I centro abitati interessanti sono Pescaglia capolugo e nella frazioni di Piegaio – Trebbio, Fondagno, tutta la Val di Turrite e Monsagrati Alto – Bozzano. I problemi sono attesi dalle 22 di oggi (venerdì 18 agosto) fino alle 7 di domani (19 agosto) e nei giorni successivi con gli stessi orari, in questa fascia temporale potrebbero verificarsi fenomeni di mancanza di acqua o cali di pressione che riguarderanno circa 530 persone.
La causa del disservizio è da ricercarsi nel fatto che i serbatoi dell’acquedotto a Monsagrati Alto e Pescaglia, stanno registrando delle problematiche nell’approvvigionamento da parte delle sorgenti del territorio. Dal comune stanno valutando anche, qualora l’emergenza dovesse verificarsi, di far arrivare altre autobotti per l’approvvigionamento di acqua dei cittadini, oltre a quelle che negli ultimi giorni stanno rifornendo le cisterne.
Un fenomeno causato dal perdurare delle scarse precipitazioni e i maggiori consumi legati al caldo, infatti, stanno sempre più mettendo in crisi le risorse idriche come spiegano in municipio.
Naturalmente rimane in vigore l’ordinanza del sindaco che dallo scorso 24 giugno vieta gli sprechi di acqua potabile in tutto il territorio comunale di Pescaglia.
La situazione è costantemente monitorata da Gaia spa assieme all’amministrazione comunale ma se non ci sarà un’inversione di tendenza, sia meteorologica sia negli utilizzi da parte degli utenti, nelle prossime settimane potrebbero essere presi ulteriori provvedimenti.
“Invito tutti i cittadini a fare un uso razionale dell’acqua e a rispettare l’ordinanza – spiega il sindaco Andrea Bonfanti -. La situazione che stanno attraversando alcune zone delle nostre valli pone la necessità di una particolare attenzione. Purtroppo, come in tutta la Toscana e in altre regioni d’Italia, a breve non sono previste precipitazioni tali da poter risolvere questa criticità. Ecco perché è quanto mai necessario essere previdenti e usare con parsimonia la preziosa risorsa idrica. Non vorremmo arrivare a dover prendere misure più severe”.
L’ordinanza stabilisce che è vietato utilizzare l’acqua potabile delle fontane e dell’acquedotto ad eccezione di scopi alimentari, dei servizi igienici e degli altri impieghi ordinari domestici. Il provvedimento proibisce anche di applicare tubi di gomma o altro alle bocche delle fontane allo scopo di convogliare l’acqua. È inoltre vietato utilizzare l’acqua dell’acquedotto per scopi irrigui connessi con attività produttiva o per annaffiare orti, giardini e impianti sportivi. Ci sono anche altri divieti, tra cui quello di usare l’acqua dell’acquedotto per riempire piscine private ad eccezione di quelle pubbliche o private destinate ad un’utenza pubblica, ad esempio quelle inserite in strutture alberghiere, agrituristiche o ricettive. È comunque necessario concordare modalità e tempi di riempimento con Gaia spa, gestore del servizio idrico integrato.
A chi non rispetta queste disposizioni Gaia addebiterà 250 euro nel caso di usi impropri, 500 euro per prelievi abusivi e 350 euro in caso di manomissione dell’impianto del gestore, fino alla disattivazione dell’erogazione, senza obbligo di preavviso.

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