Da test antidroga a plastica, 3 mozioni a Coreglia

Sottoposizione volontaria per gli amministratori ai test antidroga, progressiva abolizione plastica monouso e recepimento della Carta di Pisa. Sono questi i temi toccati dalle tre mozioni presentate dal Movimento per Coreglia. “Il gruppo Movimento per Coreglia – le parole di Donatella Poggi -, nell’ambito di un coordinamento fattivo e di stretta collaborazione con i colleghi delle minoranze di centro destra presenti in altri enti locali del territorio, condividendone completamente i contenuti, ritiene opportuno fare sue alcune mozioni già presentate in quei consessi, ponendole a sua volta all’attenzione del sindaco del Comune di Coreglia Antelminelli. Le mozioni nello specifico riguardano i seguenti temi: sottoposizione volontaria per gli amministratori ai test antidroga, progressiva abolizione plastica monouso plastic free chellange, recepimento carta di Pisa”.

 

“Benché gli argomenti trattati – prosegue – possano sembrare già ampiamente presenti nel dibattito pubblico e molte iniziative siano da sempre state prese nel merito, riteniamo che non essendosi ravvisati nello specifico risultati soddisfacenti e risolutivi, valutiamo opportuno far si che i medesimi temi siano proposti incessantemente all’attenzione di tutti, sia dei pubblici amministratori che della cittadinanza. In questo senso i pubblici amministratori non possono essere che coloro che si impegnano ad approfondire le tematiche in oggetto, sempre con maggior forza ma anche e soprattutto ,ad assumersi la responsabilità di rappresentare un esempio virtuoso, in special modo verso i giovani e le categorie maggiormente a rischio. Tutto quanto sopra sia, evidentemente, per quanto riguarda la mozione che impegna tutti noi consiglieri, a sottoporsi ai test antidroga (senza per questo che nessuno di noi si senta minimamente in difficoltà dato che ,come si dice “ chi ha la coscienza a posto, niente deve temere”), sia relativamente all’impegno di tutti nel mettere al bando l’uso dei piccoli prodotti di plastica, iniziando dal nostro territorio. In questo caso si tratta di spingere verso una rivoluzione del pensiero e dei comportamenti che chiami tutti indistintamente ad una presa di coscienza e quindi ad un impegno personale maggiore. Come del resto per quanto riguarda la sottoscrizione della Carta di Pisa, carta che nasce per indicare concretamente come un amministratore pubblico possa declinare nella propria attività quotidiana, attraverso una serie di regole e vincoli, i principi di trasparenza ed imparzialità, la loro disciplina e i relativi oneri derivanti dagli articoli 54 e 97 della Costituzione. Pensiamo che oltre alla normativa nazionale e locale di settore, possa essere utilissimo stigmatizzate come ed in che modo ognuno di noi, a livello locale, possa contribuire, nei fatti e con l’esempio, allo sviluppo di una vera rivoluzione culturale”.

In allegato le tre mozioni 

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