Orario festivo per le corse dei bus di mercoledì (24 aprile), ma le scuole a Bagni di Lucca restano aperte: prosegue la polemica. Dopo la forte protesta delle famiglie (leggi qui), interviene l’istituto comprensivo di Bagni di Lucca. Il dirigente scolastico, Cesare Lazzari, precisa che “già da molti mesi il consiglio d’istituto aveva discusso e deliberato riguardo l’apertura di quasi tutte le sedi scolastiche in tal giorno”. Una decisione di restare aperti anche per la “possibilità di svolgere interventi didattici ed educativi nell’imminenza della ricorrenza del 25 aprile”.

La scuola ha saputo della soppressione parziale del servizio soltanto il 16 aprile “Sento il dovere – si legge nella nota del preside Lazzari – di esprimere il disagio delle famiglie e di tutto il personale di questa comunità scolastica verso la non completa copertura del servizio del trasporto pubblico il giorno 24 aprile 2019. Nell’esercizio dell’autonomia scolastica già da molti mesi il consiglio d’istituto aveva discusso e deliberato riguardo l’apertura di quasi tutte le sedi scolastiche in tal giorno, ed allora non era circolata alcuna raccomandazione generale a tutte le scuole della Toscana la chiusura in tale giorno. Senza voler entrare nel merito sull’opportunità o inopportunità di avere prolungati periodi di sospensione delle lezioni – dibattito peraltro in questi giorni molto acceso – faccio solo presente che il Cdi aveva considerato le ragioni per tenere aperta la scuola, fra cui essere giornata di mercoledì con anche lezioni pomeridiane per la scuola secondaria e la possibilità di svolgere interventi didattici ed educativi nell’imminenza della ricorrenza del 25 aprile”.
Negare i servizi alla scuola significa negarli a tutto il territorio: “Dispiace pertanto assistere alla scarsa considerazione mostrata verso le esigenze locali: l’istituto comprensivo di Bagni di Lucca copre un’area molto vasta in cui è l’unica scuola di riferimento. Negare i servizi a questa istituzione scolastica vuole dire negarli a questo territorio, che ha numerosi problemi anche senza quelli derivanti dall’esasperazione del risparmio di risorse da parte della Regione Toscana sui trasporti pubblici, trasporti peraltro già non ottimali, come spesso segnalato anche pubblicamente. Non posso poi condividere quanto affermato dal sindaco riguardo il fatto che ‘la scuola doveva accettarsi prima della situazione del trasporto pubblico’. La scuola ha saputo della soppressione parziale del servizio il 16 aprile: non poteva pertanto essere espresso in tempo utile alcun ripensamento sulla delibera del Cdi ed anche a livello di ambito scolastico non vi erano stati confronti su una questione come un giorno di ponte, cosa francamente di rilievo assai minore rispetto ai problemi connessi con l’azione educativa ordinaria della scuola, che avrebbe bisogno di maggiore considerazione per il difficile ruolo di presidio educativo che svolge sul territorio”.
Un ultimo messaggio verso le famiglie: “Alle famiglie – conclude il preside – dico di non preoccuparsi per eventuali giustificazioni, potendo scrivere l’effettiva motivazione di non aver potuto usufruire del mezzo di trasporto pubblico, come pure per motivi di famiglia. La scuola di Bagni di Lucca avrebbe potuto scegliere la scelta più facile di chiusura generalizzata, ma ha scelto di rimanere aperta – e voglio sottolineare lo spirito di servizio del personale docente e non docente – per garantire la regolarità dell’anno scolastico e per dare un servizio a tanti genitori che il 24 aprile devono preoccuparsi di come andare a lavorare lasciando a casa dei minori e non di come organizzare ponti vacanzieri”.