Lega dopo i gazebo: “Sicurezza tema sentito”

Con una nota la lega Mediavalle e Garfagnana risponde alle critiche dei giovani democratici riguardo all’iniziativa della lega Le donne non si toccano durante la quale il movimento di Salvini e del neo commissario regionale Ceccardi hanno donato uno spray al peperoncino per l’autodifesa.

“Mai il nostro movimento –  dichiara la sezione Mediavalle e Garfagnana – si è permesso di fare critica verso il Pd sulle iniziative che riguardavano la violenza di genere. Lottare contro ogni forma di violenza è doveroso e fondamentale, e quindi il nostro movimento si è sempre posto a favore di ogni iniziativa che potesse sensibilizzare questa problematica, divenuta piaga sociale.
La nostra iniziativa (con 130 gazebo in Toscana), aveva lo scopo di avvicinare persone al movimento, ricercando e coinvolgendo energie della società civile avvicinandole alla politica, per farle essere partecipi del vero cambiamento in Italia, aumentando gli iscritti ed in particolare le donne. Il nostro movimento sul territorio (grazie alle politiche disastrose della sinistra), avanza su temi sentiti, dove altri movimenti “antagonisti” non hanno saputo cogliere le vere esigenze dei cittadini”.
“La Lega, che con le sue molteplici e continue iniziative sul territorio – prosegue la nota –  ha saputo dimostrare la vicinanza con i fatti tramutati poi in atti concreti al governo. La sezione Mediavalle e Garfagnana, rispedisce al mittente i termini “vergognoso e inaccettabile” da parte dei giovani democratici, poiché (a termini di legge), ogni movimento porta avanti le proprie battaglie e iniziative come meglio crede. Non prendiamo lezioni dalla sinistra complice di questa situazione disastrosa per il nostro paese. Il Partito Democratico stia sereno: nessuno vuole oscurare il loro lavoro in Valle del Serchio, piuttosto non critichi l’operato di chi agisce in maniera diversa, riscuotendo anche i consensi della popolazione. Gli spray sono stati donati alle nuove iscritte che si impegnavano nel movimento, non per fare distinzione “tra donne di serie A e di serie B”, ma perché gli stessi hanno un costo esoso non sostenibile per donare a tutti. Chissà se magari già dalle prossime occasioni saremo in grado di soddisfare tutte le richieste”.

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