Terme,Giambastiani: nessun piano da gestore

“Non occorre che l’opposizione ci incalzi su un argomento che per noi è importantissimo. Si sappia, però, che il futuro delle terme di Bagni di Lucca è anche il futuro del nostro territorio e dobbiamo fare il possibile per ottenere garanzie e piani di sviluppo con investimenti credibili”.
L’assessore con delega alle terme Carlo Giambastiani replica con fermezza alle recenti dichiarazioni dei gruppi di minoranza, facendo presente tra l’altro di aver già risposto nell’ultima seduta di consiglio ad una interpellanza di Gemignani e Lucchesi che chiedevano chiarimenti circa l’attuale situazione delle terme di Bagni di Lucca e la vicina scadenza della concessione.

“Voglio precisare – aggiunge Giambastiani – che non è certo grazie a questa interpellanza che la vicenda terme è stata messa in luce, anzi, devo dire che, in questa fase, è stata poco produttiva per non dire dannosa. Per correttezza istituzionale ho ugualmente fornito tutti i chiarimenti che necessitavano ma forse non si è voluto capire visto che sui giornali si riportano dati e informazioni ricevute dall’attuale gestore senza elencare quanto detto in Consiglio. In ogni caso vorrei chiarire alcuni concetti fondamentali: per prima cosa, ad oggi e dopo un anno di colloqui, il Comune di Bagni di Lucca non ha ricevuto alcuna offerta o piano di sviluppo ufficiale da parte del gestore. A parole solo un elenco di opere necessarie da eseguire che, per l’esiguità dell’importo, sono da considerarsi come una prefazione di un libro da scrivere. L’amministrazione ha avuto vari incontri con il signor Lapolla ma in nessuno di questi siamo riusciti a capire le sue reali intenzioni di investimento e per quale durata. Nessuno meglio di lui può conoscere le problematiche dello stabilimento termale e quindi in che misura intervenire. Abbiamo capito, però, che il problema principale rimane la diversità di vedute sull’iter burocratico per andare a nuova concessione. I nostri consulenti legali suggeriscono di andare a nuovo bando visto che in venti anni sono cambiate tutte le leggi in materia di concessioni. Non dimentichiamo che quella attuale era stata stipulata nel 1998 con l’associazione Villaggio Globale, riveduta nel 2005, passata al gruppo Mazzei e poi ceduta, da pochi anni, a Vittorio Lapolla. Caso mai vorremmo capire perché si parla di chiusura delle terme e lettere di licenziamento. Per evitare la chiusura dell’attuale gestione sarebbe opportuno che il signor Lapolla partecipasse al bando senza le preclusioni verbalmente paventate. Per quanto riguarda le lettere di licenziamento sono un puro atto formale perché in caso di aggiudicazione del bando verrebbero immediatamente stracciate”.
“Ritengo poco simpatico – continua l’assessore – presentare lo spauracchio della chiusura e dei licenziamenti pur sapendo che si mette in gioco la vita economica di numerose famiglie. In quanto all’accusa di alimentare voci su altri potenziali investitori o gruppi è bene precisare che non dipende certo da noi se si diffonde la notizia che al 31 dicembre è in scadenza la concessione. È dovere dell’amministrazione ascoltare e considerare qualsiasi proposta fermo restando la correttezza dell’iter burocratico. In consiglio comunale ho detto che si sono presentati vari gruppi, alcuni con idee concrete, ma che siamo ancora in attesa di un piano dell’attuale Gestore con il quale vogliamo dialogare. Difficile, quindi, pensare che il siignor Lapolla si possa “sdegnare”, anzi – conclude Giambastiani – dovrebbe apprezzare un comportamento corretto che è sempre stato improntato al dialogo. Dialogo che a breve riprenderemo per un ulteriore tentativo di chiarimento sperando di trovare una controparte motivata e con progetti concreti”.

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