Gemignani: ‘Scuola e piscina, conti non tornano’

I conti non tornano e ora la questione potrebbe finire fino davanti alla Corte dei conti. A minacciare l’esposto per i lavori, giudicati inutili da un parere tecnico, alla scuola elementare di Scesta ora chiusa, sono Claudio Gemignani e Laura Lucchesi e Daniele Zerbini a nome della lista civica di opposizione Un futuro per Bagni di Lucca – Gemignani Sindaco prima attaccano l’ex sindaco Betti e i suoi amministratori sui lavori alla scuola e poi sulla gestione della piscina e dei rapporti con l’associazione incaricata. In entrambi i casi Gemignani e Lucchesi insieme agli altri parlano di una cattiva gestione dei soldi pubblici ipotizzando anche un esposto alla Corte dei Conti nel caso della scuola.

“Per ciò che riguarda la scuola primaria di Scesta, – attaccano i membri della lista Un futuro per Bagni di Lucca – Gemignani Sindaco ribadiamo di appoggiare l’amministrazione Comunale nella scelta della chiusura e nel distaccamento temporaneo della scuola alla primaria del Capoluogo. Quando abbiamo dichiarato ciò in consiglio comunale, i soliti noti dal pubblico, si sono esibiti in faziosi sorrisetti. Evidentemente non si sono resi conto della gravità della situazione ereditata e della forte decisione obbligata, presa di conseguenza. Dalle nostre rilevazioni, sulla base del materiale richiesto e ottenuto, plaudiamo alla celerità con la quale ci vengono concessi i documenti, possiamo affermare che le 49mila euro spese nel 2016 sul plesso in oggetto, non sono servite praticamente a niente. Leggendo ciò che l’ingegner Vitelli ha comunicato al genio civile il 21 giugno 2016, – dicono dalla lista civica – notiamo che la copertura del tetto e controsoffitto non sono idonei, eccessiva snellezza dei muri interni, fondazioni poco profonde, presenza di lesioni e mancanza di cordoli. Da tale relazione si evidenzia inoltre che il valore per l’indicatore di rischio risulta basso, 0.27, quindi molto alto in quanto a pericolosità sismica (ovvero l’indicatore che indica la resistenza ai moti di un eventuale sisma della scuola più alto è il numero più la scuola può ammortizzare le scosse sismiche ndr). Risulta inoltre che il tetto non regge oltre 40 chili per metro quadrato. Un nulla. Vitelli nella relazione conclude che in sintesi ‘dal punto di vista delle azioni sismiche, si suggerisce con sollecitudine, di approntare un progetto per lavori di miglioramento, adeguamento sismico, o in alternativa la realizzazione di un nuovo edificio’. Abbiamo invece rilevato che sono stati apportati semplici interventi di manutenzione ordinaria: sostituzione di qualche travicello, realizzazione di un controsoffitto, poche nuove catene, e una imbiancatura ai muri. Questo intervento, nonostante le fanfare dell’ex sindaco Betti, che sui quotidiani riferiva che la scuola era stata oggetto di ‘un intervento di adeguamento sismico’, concludendo con la famosa frase ‘fatti non parole’, dimostrando invece il contrario: ‘parole, non fatti’. A nostro parere, qui si riscontra il danno erariale di 49mila euro, fondi della fondazione Cassa di Risparmio, quindi nostri, spesi inutilmente. Per questo, se non lo farà l’amministrazione, allora saremo noi, come dovere di opposizione, a segnalare alla Corte dei Conti, per conoscenza. Su tale questione, evidenziando quanto sopra, abbiamo anche proposto una mozione che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale, dove impegniamo ufficialmente, con un atto di consiglio, il comune a realizzare in loco della attuale scuola, o in luoghi anche adiacenti se migliori, ma sempre in zona, un nuovo plesso scolastico, magari prevedendo anche nel nuovo plesso, un asilo nido, diventando poi punto di sfollamento in caso di calamità naturale. Vogliamo inoltre sottolineato che si è dormito sulla testa dei bambini e del personale scolastico”.
Poi gli esponenti della lista civica passano a parlare della questione della piscina e dicono: “Per ciò che riguarda l’impianto natatorio di Villa Ada, le piscine, accogliamo positivamente l’incontro che l’amministrazione ha in programma per domenica 19 per spiegare tra l’altro, anche la questione in oggetto. Non possiamo però anche in questo caso, non evidenziare superficialità e responsabilità, da parte e dell’associazione che ha gestito fino a pochi giorni fa tale impianto e della precedente amministrazione. Innanzitutto per la chiusura, si può prefigurare l’interruzione di pubblico servizio.
Ci sono poi, ad esempio dati che non tornano, relativi ai rimborsi ricevuti dalle assicurazione per evento dell’11 novembre 2013, ma la redazione del progetto si riferisce invece la data del 5 marzo 2015, la tempesta di vento. Come mai? A quale evento si riferisce il rimborso del 2013? Nel progetto si parla anche di sostituzione, tra le altre cose, di tubazioni. Il vento ha strappato pure i tubi? Il rimborso sull’evento 2013 è di 76.490 euro, ma dalla documentazione risultano spese circa 48mila euro. Perché? Per avere risposta a tutte queste domande, faremo apposita interpellanza. Vogliamo inoltre vedere dal vivo i fantomatici lavori effettuati. A tal proposito abbiamo inoltrato ufficialmente alla amministrazione la richiesta di un sopralluogo sull’impianto, e abbiamo ricevuto risposta positiva. Ma ci sono altre le incongruenze – continuano Gemignani lucchesi e gli altri – Come mai il bando fatto dalla precedente amministrazione, scadeva il 13 giugno, due giorni dopo le elezioni? Come abbiamo dichiarato in consiglio, a pensar male si fa peccato, ma talvolta ci si azzecca. Bando che prevedeva, per il gestore che sarebbe succeduta, un domani, a quello vincitore del bando, che lo stesso si sarebbe dovuto accollare pure le spese degli arredi acquistati dagli altri. Ma scherziamo? Inoltre in passato, c’era tra il Comune e una società precedente all’ultima, una convenzione che prevedeva un canone annuo di 12mila euro. Ad un certo punto, dal novembre 2014 (data di subentro della nuova associazione) all’aprile 2015 compresi, il Comune non solo non richiedeva più tale somma, azzerata, ma ha addirittura corrisposto alla Atomica Nuoto ben 2.990 euro al mese, per un totale di 17.940 euro. Con un ammanco nelle casse del Comune di ben 29.940 euro. Anche qui vorremo vederci chiaro. Non avremmo avuto nulla da ridire se tale trattamento fosse stato riservato a tutte le associazioni sportive. Invece nulla. Anzi, spariti tutti i contributi, e casi eclatanti sono il trattamento riservato alla associazione Real Controneria e al campetto sportivo di San Gemignano, raso al suolo dal maltempo e mai risistemato, oppure lo stadio, abbandonato con la conseguente scomparsa della squadra di calcio già in promozione (appoggiamo la scelta della amministrazione di andare all’attuale affidamento). Chiediamo, per concludere, che l’amministrazione trovi nel più breve tempo possibile, una soluzione, la migliore possibile, per i bimbi, le famiglie, i turisti e per l’immagine di Bagni di Lucca. Noi siamo pronti a fare, come sempre, la nostra parte, compresa la richiesta di aiuto dei nostri Santi in Pardiso”

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