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Taccini replica a Frati e Verona: “Marchetti assente in Consiglio? Vadano a rivedersi le sedute”

15 agosto 2023 | 13:45
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Taccini replica a Frati e Verona: “Marchetti assente in Consiglio? Vadano a rivedersi le sedute”

Continua il botta e risposta

Il consigliere comunale di Coreglia, Piero Taccini, torna a replicare a Pietro Frati e Tania Verona, in merito al botta e risposta sorto dopo la richiesta di dimissioni che questi ultimi hanno avanzato nei confronti di Andrea Marchetti.

“Hanno scritto – osserva Taccini – che ‘nessuno ha mai chiesto le dimissioni di Taccini, ma soltanto quelle del consigliere Marchetti’. In effetti tutti i torti non li hanno, infatti non sono loro a chiedere le nostre dimissioni ma si sono trincerati dietro ai cittadini. Il fatto è che se entrambi dessimo le dimissioni, la signora Verona potrebbe, se lo volesse, e non avrei dubbi, entrare a far parte del consiglio comunale. Mi hanno accusato, quale capogruppo, di aver sempre giustificato le assenze del consigliere Marchetti. Mi sembra ovvio che se uno viene tirato in ballo deve ballare. Così io ho fatto a titolo personale, senza mai scrivere una sola parola al posto del consigliere Marchetti ma solo limitandomi a far capire a quei due, inutilmente, il motivo per cui ho sempre continuato a giustificarlo. Se poi, sia loro, sia i cittadini che a loro si rivolgono per segnalare le anomalie, segnalano pure violazioni dei regolamenti sul funzionamento del Consiglio comunale, o qualsivoglia altro tipo di violazione da parte mia, allora sarò ben lieto di lasciare il posto ad altri ma, fino a quel momento, continuerò a svolgere le mie funzioni: se ne facciano una ragione. Li voglio rassicurare per quanto riguarda la trasparenza: se vogliono andare a vedere quante volte il consigliere Marchetti ‘è stato fisicamente presente in Consiglio’, possono andare a rivedersi tutte le sedute dei consigli comunali che, grazie a me, con l’approvazione di tutta la maggioranza, e non certo al gruppo del Frati nella precedente Amministrazione, sono videoregistrati e pubblicati sul sito del Comune. Anche questo possono fare le ‘anomale alleanze’”.