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Anziani meno soli, progetti welfare a Borgo a Mozzano

11 giugno 2020 | 12:05
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Anziani meno soli, progetti welfare a Borgo a Mozzano

Al centro la domiciliarità e il supporto a distanza

“Ad oggi sono 4 i progetti che nell’ultimo anno hanno avviato un percorso di ripensamento in chiave comunitaria del welfare locale, puntando sul coinvolgimento dei cittadini in processi partecipati, per rispondere ai bisogni sociali esistenti ed emergenti“, lo afferma l’assessore alle politiche sociali di Borgo a Mozzano, Roberta Motroni.

“Molti di questi – continua l’assessore – prevedono servizi e interessano fasce di popolazione che oggi sono particolarmente toccati dall’emergenza coronavirus. Tra questi: persone vulnerabili e a rischio povertà, anziani, persone con disabilità ma anche famiglie che vedono venir meno il supporto scolastico. In molti casi l’attivazione di nuove risposte per fronteggiare l’emergenza coronavirus è stata pressoché immediata, grazie ai progetti già esistenti. In particolar il progetto dedicato ai nostri anziani del territorio La comunità risponde, anziani meno soli è stato riformulato in La comunità risponde- Anziani meno soli- Per continuare a rimanere vicini ognuno nella propria casa – spiega la vicesindaca -, per tutelare ai massimi livelli possibili la salute dei lavoratori e dei cittadini oltre ad adempiere nel miglior modo alle normative ed alle direttive emanate dagli organismi competenti”.

“Non potendo più continuare con il centro di aggregazione e tutti i suoi laboratori, le azioni principali sono state rivolte alla domiciliarità e al supporto a distanza, con grande attenzione ai servizi primari (consegna spesa, medicinali, accompagnamento a visite mediche urgenti, pasti e assistenza a domicilio) ma anche al tema relazionale e affettivo, visto il forzato isolamento“, ha detto.

“Lo sforzo è stato ed è quello di continuare con il progetto rielaborato nelle sue parti in un clima di sicurezza, rispettando l’osservanza delle nuove procedure perché oggi ancora di più le persone anziane si trovano a dover fronteggiare nuove necessità ma anche paure. Rimasto attivo anche lo sportello di segretariato sociale, promosso con un’altra formula, il supporto a distanzaTi chiamo io! in cui gli operatori e i volontari del servizio civile chiamano gli anziani per scambiare due chiacchiere e segnalare i loro bisogni all’Ufficio sociale – dice l’assessore Motroni -. Il progetto anche se rivisto vuole preservare il benessere psicofisico e relazionale degli anziani, contrastando ancora di più la solitudine, l’autonomia personale, in particolar modo per coloro che vivono da soli”.

“Un progetto che ancora prima dell’emergenza Covid.19 era stato riconosciuto lodevole dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e per questo era stato finanziato. Continuano anche gli altri progetti che stanno cercando di attivare azioni a distanza a sostegno delle famiglie, soprattutto quelle più fragili, per evitare l’acuirsi di gap scolastici dei figli venendo meno delle forme di supporto e inclusione che la scuola in presenza garantiva. In questi mesi in cui è cambiato tutto, all’improvviso – conclude Roberta Motroni -, c’è qualcosa che è rimasto invariato. È l’obiettivo: non lasciare nessuno da solo”.