
Domani (16 ottobre) l’appuntamento con la tradizione
Si svolgerà domani (16 ottobre) a partire dalle 14,30 la festa della castagna a Trassilico, iniziativa che si pone come primo obbiettivo quello di mantenere l’antica tradizione della produzione della farina di castagna.
“Questa – afferma Manuela Bonetti segretaria dell’associazione paesana di Trassilico – è la festa del nostro pane, la castagna, che è l’ingrediente con cui si sono nutriti i nostri nonni durante la guerra perché rappresentava una delle maggiori fonti di sopravvivenza. Il metodo è lo stesso da loro utilizzato, mettendo ad essiccare le castagne nei metati per circa due mesi. Il nostro borgo si trova in una posizione strategica per la cultura del castagno che da sempre è parte integrante della nostra storia”.
“Durante questa festa che vuole essere soprattutto un momento di socialità – continua – proponiamo prodotti tipici a base di castagne quali necci, castagnaccio, frittelle oltre a torte a base di farina di neccio accompagnate da vin brulè”.
Non solo un momento conviviale e un’occasione per recuperare le tradizioni, ma anche per restituire vitalità al borgo. Le risorse scaturite da un’iniziativa come questa infatti sono tutte tese a migliorare conservare e valorizzare le bellezze storico culturali di cui il borgo di Trassilico è particolarmente ricco.
“Abbiamo ben quattro chiese – continua Bonetti – di cui quella patronale di San Pietro in stile romanico, risalente all’anno 1000, conserva una pala di inestimabile valore che è stata restaurata alcuni anni fa: qui è possibile trovare anche un organo a canne del 1400″.
Antico borgo medievale situato nel comune di Gallicano, storicamente riconosciuto come la terza vicaria più importante quando Trassilico era assoggettato alla Repubblica di Lucca, ha dato i natali ad Antonio Vallisneri ed ha subìto un forte spopolamento dal dopoguerra fino agli anni ‘70 in concomitanza con il boom economico industriale.
Una fenomeno questo che sembra subire una significativa inversione di tendenza: “C’è un rientro – sottolinea Manuela – complice anche la pandemia, da parte di persone che dall’Italia e dall’estero decidono di trasferirsi qui per dedicarsi alla terra accettando di seguirne i ritmi. Un luogo ideale dunque dove decidere di abitare per provare a cambiare vita ma che presenta anche qualche difficoltà Vivere a Trasillico non è semplice, ma in questo l’amministrazione comunale ci è venuta incontro, cercando di garantire una migliore accessibilità al paese. L’apporto degli abitanti è fondamentale, non di meno di coloro che vengono qui in vacanza e che si prestano per pulire i tanti sentieri presenti percorribili anche da camminatori non esperti. Uno degli obbiettivi che questa realtà si pone è quella di riportare i più piccoli ed i ragazzi ad apprezzare il contatto con la natura anche grazie alla realizzazione di percorsi pedagogici in collaborazione con le scuole medie e superiori”
Tra le tante iniziative intraprese per valorizzare questo luogo, una delle più riuscite è la costituzione della cooperativa di comunità Arborinmonte fondata da Andrea Trolese autore del libro L’Italia in pandemia ed ex manager di successo che in seguito alla pandemia ha intrapreso insieme alla moglie Olga un viaggio lungo lo stivale facendo il baratto.
“Adesso – conclude Manuela Bonetti – l’autore vive nel paese occupandosi della produzione del vino, curando i terreni, contribuendo così significamente alla rinascita di questo luogo”.
Veronica Bernardini