Comune di Molazzana ,nel mirino della Corte dei Conti per i bilanci 2015 e 2016

6 novembre 2019 | 11:10
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Comune di Molazzana ,nel mirino della Corte dei Conti per i bilanci 2015 e 2016

Il Comune di Molazzana è finito sotto la lente d’ingrandimento della Corte dei Conti. Sul banco degli imputati, nello specifico, ci sono i rendiconti delle annualità 2015 e 2016 che, secondo i tecnici di viale Mazzini, vedrebbero delle irregolarità ritenute gravi. Dall’esame è risultato un disavanzo di amministrazione superiore rispetto a quello ufficialmente dichiarato con una differenza rispettivamente di 8mila e 14mila euro per le due annualità. Tale differenza sarebbe da attribuire ad una errata attribuzione delle risorse nelle varie voci contabili del bilancio dell’ente. L’accertamento è partito a seguito di una segnalazione della sezione regionale della Corte nell’ambito dei propri controlli di routine sulle attività degli enti locali che devono essere volte al perseguimento degli obiettivi generali di bilancio dello stato. Il Comune ha adesso 60 giorni di tempo per porre in essere tutte le misure necessarie al riordino dei propri conti e alla revisione dei vari documenti contabili che necessitano di modifiche.

Più nel dettaglio, per quanto riguarda l’esercizio 2015 è stata rilevata la non corretta determinazione delle quote vincolate e destinate ad investimenti e il conseguente accertamento di un disavanzo di amministrazione al termine dell’esercizio maggiore rispetto a quello definito dall’ente: il disavanzo ammonterebbe a oltre 113mila euro anziché ai circa 105mila euro dichiarati dall’ente. Sono state rilevate inoltre delle criticità nella rappresentazione del fondo pluriennale vincolato negli atti di rendiconto.
Per quanto riguarda il 2016, è stata rilevata la non corretta determinazione delle componenti accantonate e vincolate con la conseguente emersione, anche in questo caso, di un disavanzo di amministrazione più elevato rispetto a quello accertato dall’ente. Il disavanzo accertato ammonterebbe a quasi 112mila euro anziché ai quasi 96mila euro dichiarati dall’ente. Al contempo, sono emerse problematiche nella quantificazione della cassa vincolata e nell’impiego, nel bilancio di previsione, dei fondi accantonati e vincolati con il rendiconto di gestione dell’esercizio precedente.
In base all’articolo 148bis del Tuel (Testo unico degli enti locali), in questi casi, l’ente è tenuto a porre in essere tutte le indicazioni fornite dalla Corte dei Conti al fine del ripristino degli equilibri di bilancio e della regolarità amministrativo-contabile.
In base alle della Corte, l’ente dovrà provvedere al finanziamento del disavanzo di amministrazione come determinato al termine dell’esercizio 2016. Inoltre, il Comune sarà tenuto alla corretta rappresentazione dei dati di rendiconto per gli esercizi presi in esame attraverso l’adozione di un’apposita delibera consiliare, anche con riferimento alla scomposizione tra il disavanzo derivante dalla gestione e il disavanzo derivante dal riaccertamento straordinario dei residui. Tale atto dovrà contenere anche gli inevitabili aggiustamenti richiesti dai bilanci successivi su cui la nuova situazione andrà ad incidere. L’ente inoltre, dovrà provvedere all’adeguamento della propria programmazione per quanto riguarda l’impiego nel bilancio di previsione dei fondi accantonati e vincolati.