A Borgo a Mozzano il corso Asl sull’autismo in età adulta foto

Emerse proposte di maggior integrazione e miglioramento dei percorsi

Lo spettro autistico e l’autismo in età adulta. È questo il titolo del corso, accreditato dall’Azienda Usl Toscana nord ovest nell’ambito del suo Piano delle attività formative, che si è svolto martedì (14 giugno) nel salone delle Feste del Comune di Borgo a Mozzano, alla presenza di importanti docenti e relatori, che hanno approfondito con competenza questa tematica, facendo emergere anche alcune interessanti proposte di maggior integrazione e quindi di miglioramento dei percorsi.

L’evento ha infatti visto la partecipazione quale docente della professoressa ordinaria dell’Università di Pisa Liliana Dell’Osso, direttrice della relativa scuola di specializzazione in psichiatria e direttrice dell’unità operativa complessa di psichiatria universitaria Aou Pisa. Presenti poi quali relatori il responsabile dell’unità funzionale salute mentale adulti della zona Valle del Serchio Mario Betti, il dirigente medico psichiatra al Csm di Lucca e referente per i rapporti con l’Università dell’Azienda Usl Toscana nord ovest Siham Bouanani e il dirigente medico psichiatra e referente per i disturbi dello spettro autistico nella zona Valle del Serchio Annalisa Bani. Hanno preso parte all’iniziativa numerosi operatori e dirigenti sanitari, medici specializzandi in psichiatria all’Ateneo pisano, rappresentanti dell’associazione di promozione sociale Filo D’Arianna e del tavolo istituzionale per la disabilità della Valle del Serchio, oltre che alcuni utenti e loro familiari direttamente coinvolti nel percorso terapeutico-riabilitativo di gruppo per soggetti con disturbo dello spettro autistico avviato da novembre 2021 in Valle del Serchio.

corso asl autismo

Questo percorso è attivo al centro diurno Tuiavii di Tiavea di Fornaci di Barga. Dal marzo 2022 –  per i pazienti affetti da disturbo di spettro autistico a più basso funzionamento e con significativa compromissione delle abilità socio-comunicative – vede anche la collaborazione dell’adiacente centro diurno disabili Il Glicine, coordinato dalla responsabile del servizio non autosufficienza e disabilità della zona, Maela Pedri, presente all’incontro. È stata tra l’altro proposta un’integrazione di varie tecniche terapeutico-riabilitative con riconoscimento di efficacia da parte di operatori ed esponenti di varie associazioni a vantaggio di persone con problematiche di comunicazione e di ritiro sociale.

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