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Alta adesione per lo sciopero dei lavoratori dell’ispettorato del lavoro

30 ottobre 2023 | 12:51
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Alta adesione per lo sciopero dei lavoratori dell’ispettorato del lavoro

Quasi l’80% del personale ha incrociato le braccia dopo il fallimento del tentativo di conciliazione. Sindacati consegnano al prefetto una lettera per la presidente del Consiglio

Adesione dell’80 per cento dei dipendenti allo sciopero di oggi (30 ottobre) del personale dell’Ispettorato nazionale del lavoro di Lucca.  

Quasi l’80% del personale ha incrociato le braccia per tutta la giornata lavorativa per lo sciopero proclamato da tutte le maggiori organizzazioni sindacali, tra cui Fp Cgil, Fp Cisl, Uilpa, Flp, Confintesa Fp, Confsal-Unsa e Usb P.I.

Una rappresentanza di lavoratrici e lavoratori dell’ispettorato di Lucca, a seguito del presidio che si è tenuto nel Cortile degli Svizzeri, è stata ricevuta, accompagnata dal segretario generale della Cgil Lucca, Fabrizio Simonetti, alla segretaria generale della funzione pubblica Cgil Lucca, Paola Freschi, dal prefetto per affermare le ragioni che hanno portato sciopero e consegnare un comunicato indirizzato all’onorevole Giorgia Meloni, presidente del Consiglio.

La decisione è stata presa in seguito al fallito tentativo di conciliazione dello stato di agitazione dei lavoratori, a cui nessun rappresentante del ministero del lavoro e delle politiche sociali ha preso parte, e che non ha portato ad alcun tipo di impegno concreto da vertice politico del ministero.

Sciopero ispettorato del lavoro

“Sul banco – spiegano i sindacati – ci sono infatti diverse questioni che ancora aspettano una risposta. Dal mancato riconoscimento degli arretrati della perequazione degli stipendi, all’aumento degli importi del Frd di ente e del cosiddetto decreto Poletti. Ma anche il mancato riconoscimento dell’autonomia organizzativa e finanziaria dell’ispettorato, l’assenza di risposte sulla possibilità di utilizzare i proventi derivanti dalle sanzioni nell’ambito della salute e la sicurezza del personale, il blocco delle progressioni orizzontali e il mancato avvio della contrattazione sul Frd 2022”.

Il personale dell’Inl – conclude il sindacato – è stanco di dover continuare ad elemosinare i propri diritti, a discapito dei proclami sulla sua valorizzazione che sono stati fatti. Lo sciopero è stato quindi doveroso per riuscire a riaffermarli con forza”.

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