Cisl Fp: “Smart working prorogato ma l’Asl è ferma all’età della pietra”

Il segretario generale Mastorci: "Non ci risulta vero che sia stato prolungato il lavoro agile per tutte le categorie fragili"

“Il governo proroga lo smart working ma l’azienda Usl Toscana Nord Ovest rimane all’età della pietra”. A dirlo senza usare mezzi termini è il segretario generale di Cisl Fp Toscana Enzo Mastorci: “Sentiamo spesso dirigenti e politici affermare l’assoluta necessità di modernizzare il sistema della pubblica amministrazione, la velocità e la tecnologia vengono spesso annoverate fra le virtù di cui la pubblica amministrazione si dovrebbe dotare, l’efficienza e la produttività dovrebbero essere patrimonio acquisito da tutti gli attori che incidono sul processo produttivo degli enti erogatori di servizi pubblici. Tuttavia, troppo spesso ci dobbiamo imbattere in dirigenti fortemente resistenti al cambiamento verso un sistema migliore, snello, efficace e rispettoso dei ritmi di vita di lavoratrici e lavoratori“.

“Notiamo – prosegue -nella Asl Toscana Nord Ovest la solita autoreferenzialità che non corrisponde alla realtà dei fatti, per cui, come Cisl ci corre l’obbligo di fare alcune precisazioni. Intanto annovera tra i propri meriti l’aver applicato una norma di legge a favore di soggetti fragili e soggetti titolari di legge 104 omettendo o sconfessando l’operato di quei dirigenti che in tutta fretta hanno preteso la presenza in ufficio di lavoratrici e lavoratori evidenziando una scarsa propensione a misurare il lavoro attraverso obiettivi e risultati, evidenziando forse per la scarsa propensioni ad una efficace organizzazione del lavoro. E’ inoltre assolutamente falsa la dichiarazione dell’azienda – spiega Mastorci – laddove afferma che dopo il periodo
di emergenza sono stati prorogati tutti i contratti di smart working già attivati per le categorie di lavoratori menzionate (fragili, titolari di benefici legge 104 per sé e per i propri familiari, lavoratori con figli minori di 14 anni). Come Cisl abbiamo constatato di avere svariati esempi negativi che dimostrano il contrario di quanto affermato dall’Azienda”.

“Il 1 settembre  scorso – si spiega – è stata inviata una nota unitaria Cgil, Cisl e Uil proprio per le difficoltà di arrivare ad un accordo condiviso con le organizzazioni sindacali a testimonianza del fatto che una efficace applicazione dello smart working è ancora lontana da raggiungere. L’affermazione autoreferenziale usata dalla Asl per definirsi ‘una delle delle realtà più avanzate in tema di lavoro agile’ è un misto tra il falso e il grottesco. Come Cisl Fp – conclude Mastorci – vorremmo che questa profezia diventasse concretezza”.

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