In 70mila negli agriturismi toscani per il ponte del 2 giugno

E per le vacanze estive si rivedono tanti stranieri

In 70mila negli agriturismi toscani per il ponte del 2 giugno. E per le vacanze estive si rivedono turisti e famiglie straniere con 7 prenotazioni su 10 nelle strutture. E’ quanto stimano Coldiretti Toscana e Terranostra Toscana, la principale associazione degli agriturismi, nel sottolineare che si conferma il ritorno ai viaggi degli italiani dopo due anni segnati dal Covid e dalle necessarie misure di restrizione per la pandemia. Con 5.424 strutture agrituristiche la Toscana è infatti la regina del turismo rurale nel Bel Paese intercettando da sola un turista su cinque e con la più alta presenza di imprese femminile alla guida aziendale; 4.962 le strutture che offrono alloggio per oltre 85 mila posti letto, 1.880 ristorazione, 1.679 degustazione, 165 campeggio, 758 altre attività.

Se la cucina a chilometri zero resta la qualità più apprezzata, a far scegliere l’agriturismo – sottolineano Coldiretti Toscana e Terranostra Coldiretti – è la spinta verso un turismo di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane che ha portato le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi naturalistici o wellness.

Il ponte del 2 giungo rappresenta un appuntamento molto atteso dal settore agrituristico con le aziende che secondo Terranostra hanno perso nel solo mese di giugno ben il 30% degli arrivi rispetto a prima della pandemia nel 2019, soprattutto per effetto del crollo degli stranieri ma anche degli italiani. “Gli stranieri stanno tornando: e questa è una bellissima notizia. – commenta Luca Serafini, Presidente Terranostra Coldiretti Toscana – I primi segnali di ripartenza vera li abbiamo iniziati ad intravedere subito dopo la fine dello stato di emergenza e di pari passo con il graduale allentamento delle misure. Lo scorso anno, in questo periodo, le prenotazioni erano ancora molto incerte ed il rischio di cancellazione altissimo. Uno scenario fortunatamente molto diverso da quello di oggi”.

I turisti stranieri – rilevano Coldiretti e Terranostra – sono strategici per l’ospitalità soprattutto nelle mete più gettonate anche perché hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. La loro assenza ha pesato enormemente sui conti della aziende agrituristiche con un crollo dei fatturati stimato in 350 milioni di euro e delle presenze del 67% nel 2020 e del 31,8% nel 2021.

Il consiglio è di rivolgersi – conclude la Coldiretti – a siti come www.campagnamica.it che permette di scegliere le strutture dove poter soggiornare nei più bei paesaggi della campagna italiana con l’indicazione dei servizi offerti.

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