Caro spesa? 4 toscani su 10 si fanno l’orto a casa

In giardino, sul balcone o in terreno

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Con i rincari nel carrello della spesa scatenati dal caro energia ben oltre 4 toscani su 10 (44%) con l’arrivo della primavera si difendono coltivando in proprio frutta e verdura a chilometri zero in giardini, terrazzi, orti urbani e piccoli appezzamenti di terreno per garantirsi cibo in una situazione di grande difficoltà e incertezza. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’ diffusa in occasione dell’iniziativa che ha coinvolto in Toscana i mercati di Campagna Amica di Arezzo, Siena e Grosseto dove sono entrati in azione i tutor con dimostrazioni pratiche in campo per aiutare gli italiani a sfruttare tutti gli spazi a disposizione, dentro e fuori le mura di casa, per produrre in autonomia.

Se in passato erano soprattutto i più anziani a dedicarsi alla coltivazione dell’orto, memori spesso di un tempo vissuto in campagna, adesso – sottolinea Coldiretti Toscana – la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di coltivazione. Un bisogno di conoscenza che – precisa ancora Coldiretti Toscana – è stato colmato con il passaparola e con il boom delle pubblicazioni specializzate, ma che ora ha favorito la nascita della nuova figura del tutor che la rete degli orti urbani di Campagna Amica mette a disposizione.

L’investimento per realizzare un orto tradizionale in giardino si può stimare – continua Coldiretti Toscana – intorno ai 250 euro per 20 metri quadrati “chiavi in mano” per acquistare terriccio, vasi, concime, attrezzi, reti per delimitare le coltivazioni, sostegni vari, sementi e piantine. Individuare lo spazio giusto e, la stagionalità, conoscere la terra di cui si dispone, scegliere attentamente semi e piantine a seconda del ciclo e garantire la disponibilità di acqua sono – precisa la principale organizzazione agricola – alcune delle regole fondamentali per ottenere buoni risultati.

La crisi economica scatenata dal confitto e dal caro bollette – rileva la Coldiretti – fa dunque rivalutare la funzione degli orti di “guerra” quando nelle città italiane, europee e degli Stati Uniti si diffondevano gli coltivazioni per garantire approvvigionamenti alimentari. Ora i tempi sono cambiati ma il ritorno della guerra in Europa – sottolinea Coldiretti Toscana – ha portato con sé, oltre alla grande solidarietà al popolo ucraino, grande preoccupazione per gli effetti della guerra sull’economia reale a partire dall’alimentazione. I giardini e i balconi delle abitazioni lasciano spazio così ad orti per la produzione “fai da te” di lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane, ma anche di piselli, fagioli fave e ceci da raccogliere, trasformare o conservare all’occorrenza.  Un fenomeno che, oltre a far risparmiare, aiuta anche a trascorrere momenti di relax e allentare le ansie.

 
I consigli della Coldiretti per un orto perfetto

Spazio giusto: è necessario individuarlo. L’orto in piena terra è la soluzione migliore. Per chi non ha il giardino, il balcone o il terrazzo sono una buona alternativa. L’importante è che siano soleggiati e ventilati.

Stagionalità: occorre conoscerla. A ogni periodo dell’anno il suo prodotto. Per sapere quando e cosa coltivare è utile dotarsi di un calendario delle semine con indicate le fasi lunari.

Giusto tempo: gli orti, anche quelli di piccole dimensioni, necessitano di cure quotidiane. Se si ha poco tempo il consiglio della Coldiretti è di comprare le piantine già sviluppate e trapiantarle.

Buona terra: è garanzia di risultati. Per mantenere un buon livello di fertilità è meglio scegliere compost vegetale biologico o terriccio universale.

Semi e piantine: ci sono selezioni da fare e regole da rispettare a seconda che si lavorino ortaggi a ciclo lungo (fagioli, piselli, fave) o a ciclo corto (ravanelli, rucola o carota).

Trapianto: si realizza quando le dimensioni della piantina superano quelle del recipiente. E’ possibile cambiare più volte il vaso aumentandone man mano la grandezza.

Acqua: per un’adeguata crescita alle colture il terreno deve essere sempre umido, ma mai bagnato, secondo la Coldiretti. Le innaffiature vanno regolate a seconda della temperatura e dello sviluppo delle piante.

Temperatura: è importante fare attenzione all’andamento del tempo. A marzo e ad aprile il rischio di gelate notturne è ancora alto: è bene quindi proteggere le piantine con dei teli isolanti;

Parassiti: formiche, mosca degli orti, ragnetti rossi e bruchi sono i principali insetti che possono arrivare a creare seri problemi alla produzione. Per limitare questi attacchi, oltre a usare prodotti specifici, è bene scegliere ortaggi che si adattano meglio al clima e al territorio dove si vive.

Costi: realizzare un orto in giardino, secondo Coldiretti, ha una spesa contenuta. Tra terra, piantine o semi, concime e strumenti di lavoro, l’investimento si può stimare intorno ai 250 euro per uno spazio di 20 metri quadrati “chiavi in mano”.

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