Il Consorzio di Bonifica controlla fossi e canali con i droni

Ridolfi: "Monitoraggi più rapido ed efficiente"

Coi droni, il Consorzio 1 Toscana Nord compie un salto di qualità in efficienza per il monitoraggio del territorio e l’effettuazione dei rilievi e delle operazioni di studio, utili alla sicurezza idraulica.

Dalla primavera di quest’anno, infatti, l’Ente consortile si è dotato due droni, che adesso sono gestiti direttamente dalla struttura, puntualmente formata per gestire al meglio gli apparecchi. In appena sei mesi di utilizzo, questi nuovi strumenti hanno subito rivoluzionato e migliorato l’approccio del Consorzio alla cura del territorio: i monitoraggi hanno per ora riguardato Fiume Serchio, Rio Certosa, Rio Contesora, Rio Leccio e Fosso Lobaco in Lucchesia; Fosso Reale a Vecchiano, nel Pisano; Fiume Versilia; Carrione, a Carrara. I tecnici, inoltre, hanno utilizzato i droni per i rilievi e le ricostruzioni digitali che era necessario effettuare propedeuticamente agli interventi di manutenzione in corso sull’argine di Campolungo del Torrente Freddana, a Camaiore, e nell’area di fitodepurazione naturale nella zona della bonifica, in Versilia.

“Il drone è uno strumento che fornisce un grande supporto alle attività dei nostri uffici tecnici, che possono effettuare più facilmente le verifiche sul campo e acquisire un archivio di immagini territoriali che implementeranno il nostro archivio cartografico. – spiega il presidente del Consorzio, Ismaele Ridolfi – Per questo abbiamo deciso di acquisire internamente questa specificità, investendo non solo nell’acquisto del drone ma anche formando i nostri operatori. Per il progetto in passato abbiamo anche collaborato con l’Università di Firenze, siglando un’apposita convenzione per un settore che come sappiamo è in rapido sviluppo, basato su tecnologie innovative, di precisione, che diventano fondamentali per lo studio di moderni progetti al servizio del territorio. Vedere, attraverso i droni, se ci sono alberi caduti che ostruisco il deflusso delle acque, frane che interessano l’alveo dei torrenti garantisce al Consorzio livelli di presidio e quindi di prevenzione più efficaci e tempestivi. Lo stesso vale anche per i rilievi, il calcolo delle quote e gli altri studi tecnici, perché ora possiamo disporre di dati più efficaci e precisi, raccolti tra l’altro in modo decisamente più rapido ed economico”.

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