A Lucca crescono i mutui. In calo la richiesta di prestiti personali

I dati del Crif parlano per il 2020 di una minore propensione al finanziamento al consumo

L’anno appena concluso è stato fortemente condizionato dall’instabilità causata dalla pandemia, che ha influenzato la propensione degli italiani a richiedere un finanziamento per sostenere consumi e progetti di spesa. È quanto emerge dal Barometro del credito alle famiglie (fonte: Eurisc, il sistema di informazioni creditizie gestito da Crif), che rispetto all’anno precedente segnala una contrazione del -24,7% per le richieste di prestiti personali e del -13,5% per i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi, a fronte di un incremento pari a +2,8% per le richieste di mutui e surroghe, con queste ultime che hanno determinato la performance positiva del comparto.

Il 2020 si è caratterizzato anche per un andamento contrastato degli importi medi richiesti, che per i mutui immobiliari si sono attestati a 133577 euro (in crescita del +2,0% rispetto all’anno precedente), contro i 6706 euro dei prestiti finalizzati (-1,5% rispetto al 2019) e i 12498 euro dei prestiti personali (-2,3%).

La situazione in Toscana

Per quanto riguarda la Toscana, dallo studio di Crif emerge come nell’anno appena concluso il numero di richieste di nuovi mutui e surroghe abbia fatto registrare un +15,6%, il valore più alto sul territorio italiano, con aumento generalizzato in tutte le province. L’accentuazione più forte a Grosseto e Pisa, dove l’incremento è stato rispettivamente pari a +23,4% e +20,1%. A Firenze la crescita è stata del 16,6%, di poco inferiore a Lucca (+17,5%), Massa Carrara (+17,1%), mentre superiore di Siena (+14,6%), Livorno (14%), Arezzo (13,8), Pistoia (+8,3%), Prato (6,7%).

Decisamente peggiore la performance dei prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (quali auto e moto, arredo, elettronica ed elettrodomestici, ma anche viaggi, spese mediche, palestre ecc.) e dei prestiti personali, che in tutte le province mostrano una pesante flessione che riflette la debolezza dei consumi, specie di beni durevoli. Nello specifico, per quanto riguarda i prestiti finalizzati, la Toscana segna un -17,9% complessivo. Nelle province di Prato e Firenze si registrano le contrazioni più accentuate, rispettivamente con -23,3% e
-21,5%, che precedono Pisa (-18,5%) e Lucca (-17,2%). Dinamica ancor più negativa per i prestiti personali, dove la regione registra un calo complessivo delle richieste del -24,9% con tutte le provincie che segnano una flessione oltre il -22%. La contrazione più accentuata si registra a Prato (-27,7%) e Arezzo (-26,6%).

Relativamente all’importo medio dei mutui richiesti, si registra un lieve aumento generalizzato con alcune eccezioni fra cui Pisa (-5,2%) e Lucca (-2,1%). Rispetto alla rilevazione sull’anno 2019, le province di Prato e Pistoia vantano la crescita più marcata (entrambe +2,2%) che porta il valore ad assestarsi per Prato a 138777 e per Pistoia a 120712 euro. È però Firenze che guida la classifica regionale con oltre 147mila euro (-0,7% rispetto al 2019 e 9° posto assoluto nel ranking nazionale), davanti a Prato, con 138777 euro.

Per i prestiti finalizzati, invece, l’importo è in calo in tutte le province, con la flessione più significativa a Siena (-17,2%). Il valore richiesto più elevato si registra a Lucca (7013 euro, malgrado una flessione del -2,4% rispetto al 2019) e Pistoia (7092 euro in crescita del 1,9% rispetto allo scorso anno) contro la provincia di Livorno che misura l’ammontare più esiguo (5277 euro).

Infine, per quanto riguarda l’importo medio dei prestiti personali richiesti, la Toscana rileva una flessione in tutte le province, con il calo più evidente a Pistoia (-9,7%). Il valore richiesto più alto si registra a Pisa, con 12.621 euro malgrado una flessione del -6,8% rispetto al 2019, che sopravanza Firenze 11861 e Siena, con 11770 euro. È Pistoia a mostrare l’importo più basso (11.287 euro) in flessione del -9,7% rispetto al 2019.

 

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