Grazie alla collaborazione con la soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara, il comune di San Romano ha ottenuto un finanziamento per la messa in sicurezza e la valorizzazione della torre campanaria e degli antichi resti della Chiesa dell’abitato di Caprignana Vecchia.

“Dobbiamo alla serietà e alla sensibilità della soprintendenza grande riconoscenza per aver scelto di investire in un progetto che ha un forte valore simbolico per tutta la Garfagnana – afferma Raffaella Mariani, sindaca di San Romano -. L’intero abitato di Caprignana Vecchia fu abbandonato a seguito del sisma disastroso del 1920. La frana di dimensioni eccezionali che si innescò in conseguenza del terremoto mise a rischio le abitazioni e la chiesa del villaggio che fu trasferito per ragioni di sicurezza. Il tempo in quel borgo si è fermato al 1920. Con la conservazione di alcuni simboli degli effetti provocati da un evento naturale tanto grave, che provocò dolore e distruzione in tutta la Garfagnana, vogliamo restituire alla comunità la memoria e consolidare nella nostra storia il messaggio che da quel terremoto si è tramandato agli abitanti dei nostri borghi: tutelare il patrimonio edilizio ed il territorio più in generale, investendo nella messa in sicurezza sismica ed idrogeologica, far crescere la cultura della prevenzione”.

I lavori di scavo archeologico e restauro partiranno a breve e saranno seguiti direttamente dai tecnici della soprintendenza, naturalmente in stretta collaborazione con il comune di San Romano in Garfagnana.